Si profila un taglio alla pianta organica dell’Orchestra Sinfonica siciliana. E i sindacati protestano, pronti ad aprire una fase di nuova conflittualità.

Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Fials Cisal, nell’incontro lunedì con la commissaria straordinaria della Foss Margherita Rizzo, hanno condiviso una dotazione organica aggiornata di 98 professori d’orchestra, “il minimo, per le prerogative artistiche di un’orchestra sinfonica stabile”. Ma i revisori dei conti sarebbero pronti a un taglio da 5 a 10 posizioni per mancanza di sostenibilità economica.

La “doccia fredda”

Una bocciatura, per come è già stata anticipata, che arriva come una “doccia fredda” per le sigle sindacali dello spettacolo. Slc, Fistel, Uilcom e Fials rivendicano un’azione costruttiva e responsabile e non si aspettavano una riposta “irricevibile” dopo due anni di politica gestionale e di programmazione artistica “discutibile” con costi quasi triplicati in consuntivo a fronte di magri ricavi.

“Proprio adesso, che dobbiamo stabilizzare il precariato storico e dotare l’Orchestra di un organico congruo, scatta la tagliola della sostenibilità. Solo pochi giorni fa il governo regionale ha ripartito 160 milioni di euro della finanziaria 2024, dando priorità a tutto fuorché alla cultura – dichiarano i segretari generali Fabio Maggio di Slc Cgil Palermo, Francesco Assisi di Fistel Cisl Palermo Trapani, Giuseppe Tumminia di Uilcom Uil, Antonio Barbagallo di Fials Cisal assieme ai segretari aziendali Ino Di Franco (Slc Cgil ), Massimiliano Galasso (Fistel Cisl ), Davide Alfano (Uilcom Uil) e Debora Rosti(Fiadel Cisal) – La professionalità calpestata ancora una volta dalla logica dei numeri. La pianta organica non può essere determinata da un semplice esercizio di matematica che tiene conto delle percentuali di risorse economiche disponibili senza considerare un progetto artistico di valenza triennale, come più volte da noi evidenziato in sede di discussione”.

Le parole dei sindacati

I sindacati chiedono risposte alla politica e sollecitano il commissario a sviluppare un’azione adeguata per mettere in campo le economie necessarie per le assunzioni dei precari, “strumenti indispensabili dell’Orchestra sinfonica siciliana” e per dare il via a un piano di riordino della prestigiosa istituzione culturale regionale.

i sindacati tirano in ballo anche i problemi di governance. “La Foss è senza una guida artistica, fa acqua da tutte le parti – accusano i sindacati – Pessima si è rivelata l’organizzazione dei concerti fuori sede, affidati a un dipendente sul cui ruolo pende una spada di Damocle e sulla cui vicenda è stata fatta avviata un’interrogazione parlamentare”.

I sindacati incalzano pure sull’innesto promesso di due figure professionali “di elevato spessore” per la direzione artistica e la consulenza artistica. E intervengono sulla nomina già avvenuta di un consulente artistico, Pino Cuccia, “chiamato soltanto a redigere la futura stagione della Foss ma che di fatto non è presente in fondazione”.

“Il commissario si organizzi in maniera diversa”

“Il commissario si organizzi in maniera diversa attraverso un consulente artistico che si occupi anche della quotidianità – aggiungono i sindacati – Il direttore di produzione, che avrebbe dovuto garantire l’operatività gestionale, non è mai arrivato, eppure anche il nome che circolava negli ambienti era di un certo spessore”.

A conclusione, le segreterie territoriali chiedono al presidente della Regione siciliana e all’assessore al Turismo di “garantire la sostenibilità economica funzionale alla definizione della vertenza, in assenza della quale si riaprirebbe una stagione di forte conflittualità”.

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