È terminata dopo 2 mesi l’ispezione alla FOSS sulle presunte irregolarità nella gestione dal 2016 al 2020. Secondo la relazione, l’attuale commissario straordinario, sarebbe estraneo alle irregolarità rilevate dal nucleo ispettivo e alle conseguenti responsabilità erariali. I fatti contestati, infatti, sarebbero riconducibili a un periodo precedente al suo insediamento.
Era stata chiesta la rimozione del commissario
Il Commissario Tarantino, insediatosi a maggio 2021, e la Fondazione al lavoro per continuare a garantire una sana gestione amministrativa e artistica Notificato al Commissario Nicola Tarantino nella giornata di lunedì 21 marzo l’esito dell’ispezione sulla FOSS richiesta dalla V Commissione dell’ARS nello scorso mese di dicembre. La Fondazione, pur non avendo avuto accesso ai relativi atti conclusivi, aveva appreso dagli organi d’informazione che le attività ispettive si erano concluse con la constatazione d’irregolarità che avevano portato alla trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti da parte degli ispettori. Nella seduta della V Commissione dell’ARS del 15 marzo, inoltre, erano state ricondotte le responsabilità gestionali delle predette irregolarità in capo all’attuale Commissario Straordinario, chiedendone l’immediata rimozione.
Irregolarità riguardano il periodo 2016-2020
“Avendo finalmente contezza del contenuto della relazione ispettiva – di legge nella nota della foss -, alla Fondazione corre l’obbligo di precisare che le irregolarità rilevate dal nucleo ispettivo si riferiscono ad un periodo antecedente alla corrente gestione commissariale, insediatasi a maggio 2021 proprio per porre rimedio alla difficile situazione amministrativa in cui versava l’Ente, a seguito delle dimissioni dei componenti del CDA intervenute dopo appena un anno dalla nomina. Tali irregolarità, infatti, riguardano il periodo intercorrente tra il 2016 ed il 2020 e si riferiscono alle modalità di stipula di plurimi contratti a tempo determinato con tre professori d’orchestra, a fronte dei quali non si è rinvenuta la copertura finanziaria con risorse extra-regionali, in violazione al dettato di cui all’art. 1, comma 10, della L.R. n. 25/2008, come da ultimo modificato dall’art. 6 della L.R. n. 2/2015”.
La notizia diffusa dalla V commissione
Secondo la foss, la notizia, “sebbene omissiva del periodo di riferimento delle irregolarità, è stata diffusa dalla stampa, come detto, al termine della seduta della V Commissione ARS tenutasi martedì 15 marzo, alla quale né l’Assessore Messina, né il Commissario Straordinario Tarantino erano intervenuti, avendone entrambi richiesto il rinvio sia per pregressi impegni fuori sede, sia per impossibilità di esaminare per tempo gli esiti delle attività ispettive sopra richiamate”.
Escluso coinvolgimento del commissario
Ora dunque la Foss esclude il coinvolgimento dell’attuale Commissario Straordinario nelle irregolarità da ultimo rilevate dal nucleo ispettivo e nelle conseguenti responsabilità erariali. Viceversa, “a seguito della soccombenza della FOSS nel primo dei tre giudizi promossi innanzi al Giudice del Lavoro da parte dei suddetti orchestrali, il Commissario Straordinario aveva prudentemente sottoscritto altrettanti atti transattivi, limitando in tal modo il pregiudizio economico che ne sarebbe potuto derivare”. Infine la Fondazione ribadisce il proprio impegno nel supportare, come peraltro già fatto in occasione dell’ultima ispezione, tutti gli organismi di vigilanza amministrativa e giudiziaria chiamati a fare chiarezza in ordine a qualsiasi fatto aziendale meritevole di ulteriori approfondimenti.
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