“E’ ancora troppo presto per parlarne, Schifani ha tante cose da fare ma è ovvio che sarà lui il nostro candidato presidente della Regione nel 2027”. Antonio Tajani rilancia la candidatura di Renato Schifani perchè succeda a se stesso a fine mandato. lo fa rispondendo ai giornalisti ma è lo stesso Schifani a schermirsi e spostare l’attenzione su altro “Non è il tema di oggi quello di una mia eventuale rielezione, ma il tema è l’identità e la crescita di Forza Italia e la prosecuzione di un sogno che si è trasformato in realtà con Berlusconi che tramite le sue idee e le sue esperienze è ancora con noi e tra la gente che continua votare Forza Italia. Siamo molti soddisfatti della convention di oggi, era necessaria, il partito ce lo chiedeva e stiamo dimostrando con i fatti che Fi è un partito non solo in crescita, ma anche unito e non lacerato come disegnato da certi media, basta venire qui per registrare e verificare come l’unità sia la nostra forza”.
Il Presidente della Regione Renato Schifani ha risposto così ai cronisti che gli chiedevano delle parole appena pronunciate, sempre su loro sollecitazione sulla ricandidatura nel 2027 al prossimo turno elettorale regionale fra poco meno di tre anni. Ma il governatore non ha intenzione di dare adito ad un polemica che si cerca di lanciare da più parti e sposta l’attenzione sui numeri del partito in una Santa Flavia nel palermitano presa d’assalto dalla carica degli azzurri. Ministri, sottosegretari, deputati e senatori da tutta Italia sono arrivati a Palermo per prendere parte asd una delle più grandi convention azzurre dell’era post Berlusconi, forse la più grande. Dal vice premier e segretario nazionale azzurro Antonio Tajani al vice presidente della Camera Giorgio Mulè, tutti a Palermo con il presidente della Regione Renato Schifani e con il coordinatore di Forza Italia in Sicilia Marcello Caruso.
“Saluto e ringrazio l’amico Antonio Tajani. Ci lega un rapporto forte, consolidato in tanti anni di battaglie, alcune in Italia, alcune all’estero, un percorso parallelo che ci ha portato a ricoprire importanti cariche, sempre sotto l’egida della guida di una persona che non ci manca perché c’è, è sempre dentro di noi, è sempre nella coscienza di tanti italiani che continuano a votare Forza Italia: Silvio Berlusconi. Grazie Antonio per il coraggio, la sapienza, l’equilibrio che stai dimostrando anche in momenti difficili sotto il profilo internazionale come quello di oggi” ha detto il governatore della Sicilia e presidente del Consiglio nazionale di Forza Italia, Renato Schifani, aprendo la kermesse azzurra “Al centro del Mediterraneo” in corso a Palermo. Un modo per sottolineare, se mai ce ne fosse bisogno, la coesione proprio con Tajani, il percorso comune
“Ieri col Presidente Mattarella abbiamo ricordato alla Camera dei deputati i 70 anni dalla scomparsa di Alcide De Gasperi. Alcuni suoi lasciti sono estremamente attuali e perfettamente sovrapponibili a quanto Silvio Berlusconi ci ha trasmesso. Le grande idee non muoiono mai e oggi è necessario essere all’altezza di Silvio Berlusconi nei contenuti, essere contaminati e portatori di quella fascinazione di un domani possibile e realizzabile. È un concetto fondamentale soprattutto per chi fa politica nei comuni in Sicilia e speriamo presto nelle Province, che devono tornare ad essere elette dai cittadini perché è necessario – non è un poltronificio – ed è essenziale per dare risposte concrete ai territori” ha detto invece il deputato Fi, vice presidente della Camera, Giorgio Mulè.
Ad aprire i lavori era stato il coordinatore azzurro in Sicilia Marcello Caruso ricordando il presidente Silvio Berlusconi, cui la sala ha rivolto un commosso applauso.