E’ il giorno della verità per Forza Italia, la nuova Forza Italia. Il partito fondato da Silvio Berlusconi si presenta al primo congresso senza il suo leader storico, proprio Silvio Berlusconi. Primo congresso vero perché dopo la morte del cavaliere la guida fu attribuita a Antonio Tajani in fretta e furia per dare una forma al partito che doveva subito cambiare.

Stavolta ci sono le correnti già definite e più organizzate, stavolta c’è una fotografia nel territorio, stavolta ci sono mire, idee ed elezioni all’orizzonte a cominciare dalle Europee di giungo. E soprattutto c’è una sfida politica interna alla coalizione dove è chiara la collocazione della destra che attualmente è saldamente nelle mani di Giorgia meloni, ma ci sono tanti aspiranti al centro.

Tajani apre il congresso e punta alla riconferma

“Siamo come in finale di Champions, ma Maradona non c’è più”. Antonio Tajani apre così il congresso di partito, il primo senza Silvio Belrusconi. Per questo il suo successore invoca “l’aiuto della squadra e di tutta la curva”, cioè degli elettori. Ad aprire il congresso il discorso pronunciato al Senato da Silvio Berlusconi, il 26 ottobre 2022, in occasione del voto di fiducia sul governo Meloni. Molte le bandiere tricolore in sala e nei corridoi del palazzo dei Congressi di Roma che ospita l’evento. Tajani si commuove più volte durante il lungo intervento che ripercorre tutti i temi in agenda. “Questo è il discorso più difficile e importante della mia vita – spiega – questa è la mia famiglia, quella a cui ho dedicato 30 anni della mia vita”.

Lo sguardo alle Europee

Tra le priorità c’è il voto in Europa. Tajani si appella infatti a tutte le forze che credono al popolarismo europeo per costruire un Ppe in Italia “ancora più forte di quello che siamo”. Forza Italia è viva, assicura il segretario in carica, grazie a Berlusconi “abile nel costruire anche il futuro della sua creatura politica”. Ora l’obiettivo è entrare “nel grande spazio tra Meloni e Schlein, possiamo essere protagonisti”. Sul resto, Tajani ribadisce di voler arrivare alla separazione delle carriere dei giudici e si dice contro il salario minimo. Sul fronte internazionale chiede invece a Israele di comportarsi “secondo le regole di civiltà e umanità” e taglia definitivamente i ponti con Putin: “Non è più quello di Pratica di Mare. La morte in carcere di Navalny ci riporta ai metodi spietati dell’Unione sovietica”.

Forza Italia e la mafia

Quanto alla mafia, “è il male assoluto, ci fa schifo”, dice ancora ricordando le figure del giudice Rocco Chinnici e del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, uccisi da Cosa Nostra. Poi una richiesta alla Lagarde affinché cambi la politica dei tassi, “se sono così alti non sono efficaci contro l’inflazione degli ultimi anni”. Infine il Sud, il cui destino “non è inevitabile, la rassegnazione è il primo dei mali. Non cresceremo mai davvero se non crescerà tutto il Meridione”.

Un pezzo di Sicilia

E proprio la Sicilia è un pezzo della battaglia interna al partito. C’è stato confronto vero dentro Forza Italia sulla composizione della prossima segreteria con  l’isola che chiedeva rappresentanza. Si è parlato di una vice segreteria a Renato Schifani che invece andrà a Presiedere il Consiglio nazionale del partito ruolo al quale è stato designato. Tutto è frutto di mediazione fra le anime  vecchie e nuove degli azzurri sia a livello nazionale che a livello locale. Da giorni corre voce che anche fra Palermo e Catania ci sia il gelo.

Ma la rappresentanza nazionale della Sicilia sarà solida. Alla fine, oltre a Schifani presidete del Consiglio nazionale ci sarà anche il coordinatore regionale di Forza Italia, Marcello Caruso a  rappresentare la Sicilia nella segreteria nazionale azzurra. E questo segna certamente una vittoria per Renato Schifani che ottiene un ruolo di rilievo per la Sicilia all’interno del partito. Almeno se, come previsto, il segretario nazionale eletto sarà, come si prevede che sia, Antonio Tajani. Il listino del segretario uscente e candidato alla riconferma comprende sei candidati alla segreteria nazionale. Sono: Cristina Rossello – deputato, coordinatrice FI Milano; Stefania Craxi – presidente commissione Esteri e Difesa del Senato della Repubblica; Mauro D’Attis – deputato, vice presidente commissione Antimafia e coordinatore FI Puglia; Marcello Caruso – coordinatore regionale FI Sicilia; Francesco Silvestro – senatore, presidente commissione bicamerale Affari regionali; Daniele Silvetti – sindaco di Ancona e commissario FI Ancona.

“Mi sembra che Antonio Tajani abbia tracciato il futuro della continuità di Forza Italia. Oggi abbiamo ribattezzato un grande leader nel solco della grandezza di Silvio Berlusconi. Una relazione completa, profonda, che ha toccato tutti i vari temi e i valori del nostro grande partito. In lui si manifesta sempre di più il grande interprete della continuità dei valori di Forza Italia”, ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a margine del congresso.

“Non solo sono fortemente contento, ma a volte mi sono anche commosso per i suoi passaggi, per la convinzione e per i valori di unità. Forza Italia esce da questo congresso sempre più unita al proprio interno. È una grande squadra, è la famiglia di tutti e questa sarà la nostra forza. Forza Italia”, ha aggiunto.

Il messaggio della premier

Tutto e tutti puntano al Partito popolare, a quel centro che vuole rappresentanza. Poco prima del discorso di Tajani era stato trasmesso un videomessaggio della premier Giorgia Meloni, che ha salutato la platea nel primo congresso “senza un uomo straordinario come Berlusconi”. La presidente ricorda come siano state smentite le previsioni che vedevano Forza Italia depotenziata dopo la scomparsa del Cavaliere. “Continua ad essere un punto di riferimento per una parte significativa dell’elettorato di centrodestra”, assicura la premier.

I leader Europei

“Il Ppe è molto fiero di voi, Forza Italia c’è, è forte e vince. Forza Italia ha un passato illustre ma anche uno splendido futuro grazie alla leadership di Tajani. Forza Italia è il centrodestra in Italia, la voce dei lavoratori, delle pmi, dell’Italia che cresce. Forza Italia è la forza più europeista in Italia. Caro Antonio, hai dato una voce nuova è forte in Ue. Oggi Antonio Tajani sta realizzando il sogno di De Gasperi, l’Europa ha bisogno della tua leadership”, ha detto il leader del Ppe, Manfred Weber, intervenendo al congresso.

“Voglio ringraziare Antonio Tajani per la sua leadership e per i tanti anni che ha dedicato al servizio dell’Italia e dell’Europa. È una figura importante e su cui si può contare nella nostra famiglia politica. Sono certa che nel suo ruolo di segretario nazionale continuerà a ottenere risultati sui temi che stanno a cuore ai cittadini italiani. Sotto la tua guida, Forza Italia rimane l’ancora dell’Italia in Europa”, ha sottolineato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un videomessaggio.