Non c’è speranza per l’Avviso 8 della Formazione professionale siciliana. Dopo ricorsi, rinvii, nuove graduatorie e nuovi ricorsi con ulteriori rinvii il nuovo governo si prepara a dire la parola fine su questa stagione, mai iniziata, della formazione professionale in Sicilia.
A riportare l’attenzione sul settore è stata la Corte dei Conti che non ha registrato per via ordinaria di decreti di finanziamento trasmessi dalla precedente amministrazione ed ha convocato una seduta a ‘Sezioni unificate’ per trattare l’argomento. Una anomalia il fatto che la semplice registrazione di decreti di finanziamento debba avvenire con una udienza a Sezioni unificate.
In realtà l’assessore Marziano aveva inviato i decreti per la registrazione, come annunciato anche a BlogSicilia, nella speranza di non bloccare le procedure neanche a fronte dei tanti ricorsi e delle tante ordinanze sospensive. Nel merito i tribunali amministrativi si pronunceranno solo a maggio e fino ad allora, in teoria, non si potrebbe far nulla.
Ma prima dei tribunali amministrativi bisogna vedere cosa dirà la Corte dei Conti “Siamo rispettosi dei pronunciamenti giurisdizionali – dice a BlogSicilia l’assessore all’Istruzione e Formazione professionale Roberto Lagalla – ma dopo il 19 dicembre certamente dovremo fare qualcosa. Sono allo studio una serie di soluzioni che porteremo all’attenzione della giunta per far ripartire questo sistema che attualmente è fermo. Lo dobbiamo fare nel pieno rispetto dei lavoratori della Formazione che da anni aspettano di essere riavviati al lavoro ,ma soprattutto nel rispetto della Costituzione che prevede che non ci siano interruzioni nel ciclo dell’istruzione e della Formazione”.
L’assessore Lagalla non lo dice ma di fatto salta agli occhi che questa interruzione, invece, è in corso da oltre due anni.
Ma a fronte di una situazione del genere come si può far ripartire il sistema della Formazione in queste condizioni? Più che ad un ritiro o annullamento o al pericoloso prosieguo sul percorso intrapreso e più volte censurati, il nuovo governo regionale starebbe pensando ad una terza strada: quella del congelamento. ma il rischio è quello di perdere i fondi comunitari che erano stati impegnati per questi scopi.
“Ci stiamo attrezzando con l’unione Europea per evitare il disimpegno – rassicura ancora Lagalla – c’è la possibilità di riutilizzare nell’immediato queste risorse sul Fondo Sociale Europeo”.
Ma cosa succederà alla Formazione? Si dovrà aspettare il nuovo anno scolastico e partire a settembre? “Io non credo – conclude Lagalla – che avremo un simile ritardo. Penso che riusciremo a far partire i nuovi corsi per la primavera 2018”.
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