Gli operatori degli ex sportelli multifunzionali siciliani non ci stanno e annunciano una forma di protesta. Lunedì (23 gennaio) saranno nuovamente in piazza Indipendenza giorno e notte, davanti al portone della presidenza della Regione Siciliana, “fino a quando non arriveranno segnali riconducibili a fatti veri, concreti e tangibili da parte del governo”.
Si tratta dell’ennesima protesta estrema portata avanti, quasi ininterrottamente da un anno a questa parte.
“È semplicemente vergognoso – si legge in una nota dei lavoratori – che dopo due anni di inattività, un anno di battaglie estreme, ci viene riproposto esattamente ciò che abbiamo combattuto con tutte le nostre forze, cioè avvisi da far gestire alle Apl (Agenzie per il lavoro). I 35 milioni annunciati in pompa magna dal presidente in ogni dove, che avrebbero risolto nell’immediato la seria condizione dei lavoratori, non sono altro che le risorse del famoso Avviso 6, un avviso nato già morto nei primi di agosto 2015 e mai avviato, una risposta misera rispetto un problema di enormi dimensioni sociali, un avviso di totale inadattabilità alle esigenze di operatori che hanno il solo difetto di chiedere un lavoro normale e possibilmente retribuito. I politici e il Presidente hanno tutti gli strumenti per risolvere il problema alla radice che non possono certamente essere bandi, avvisi e tutto ciò che non porta a nulla se non ad alimentare speranze puntualmente disattese”.
Commenta con Facebook