“La colpevole, irresponsabile e ingiustificata latitanza dai tavoli, la mancanza di atti concreti, la sottovalutazione dello stato di emergenza sociale in cui versano gli operanti del settore denotano incapacita politica” .
Sono le accuse mosse dal mondo della Formazione professionale che chiede le dimissioni dell assessore regionale al Lavoro Gianluca Micciche.
“Avevamo chiesto per l’ennesima volta, un incontro con l’assessore alla Formazione Professionale, Bruno Marziano, l’assessore al Lavoro, Gianluca Miccichè e i rispettivi Dirigenti Generali sui temi scottanti della crisi del comparto che ha generato condizioni emergenziali e non più sostenibili per i lavoratori, avanzando la richiesta di una soluzione immediata per avvio delle nuove attività formative e l’individuazione degli eventuali strumenti di ammortizzazione e sostegno al reddito degli oltre 8.000 addetti” scrivono i segretari di Flc Cgil Graziamaria Pistorio Giovanni Lo Cicero, di Cisl scuola Francesca Bellia e Giovanni Migliore e di Uil Scuola Claudio Parasporo e Antonio Panzica ma ieri sera, all’incontro già fissato e rinviato su richiesta dell’assessore al Lavoro, hanno preso parte solamente l’assessore Marziano ed il dirigente generale Silvia, assenti, ancora una volta, l’assessore Miccichè e la dirigente generale Antonella Bullara.
“Su forte sollecitazione dei sindacati , rispetto al tema più scottante e riguardante il ricorso al TAR contro l’Avviso 3, l’amministrazione ha prospettato più ipotesi sulle quali l’assessore si è riservato di comunicare, entro questa settimana, le determinazioni necessarie a superare le criticità e consentire l’avvio delle attività in tempi brevi. Al fine di garantire il pagamento delle spettanze arretrate dovute ai lavoratori abbiamo hanno chiesto l impegno all’amministrazione a evadere il pregresso in tempi rapidi e con misure straordinarie”.
I sindacati lamentano “L’assenza dell’assessore Miccichè e del dirigente al ramo, non hanno consentito di trovare, oggi, strumenti per coprire il vuoto generato dai ritardi provocati dal ricorso all’Avviso 3 e del ritardo determinato dal suo stesso assessorato sull’avvio degli avvisi in materia di politiche attive del lavoro che coinvolgono oltre 1.750 operatori del settore e non consentono di erogare un servizio strategico ed indispensabile per dare speranze ai giovani e ai disoccupati dell’isola anche in violazione delle normative vigenti. Gravissimo ancora, da parte dell’assessore Miccichè è la mancata volontà a trovare soluzioni per gli ammortizzatori relativi al 2014, al 2015 e ai primi mesi dell’anno in corso.
“La colpevole, irresponsabile e ingiustificata latitanza dai tavoli – concludono gli esponenti sindacali – la mancanza di atti concreti, la sottovalutazione dello stato di emergenza sociale in cui versano gli operatori del settore denota l’incapacità politica e la inadeguatezza al ruolo ad affrontare una crisi così gravi. Riteniamo inaccettabili, indecorosi e provocatori gli atteggiamenti dell’assessore al Lavoro e ne chiedono le immediate dimissioni”.
Ma il vero problema è legato proprio all’Avviso 3 a rischio annullamento. Non riuscendo a trovare una soluzione la regione starebbe pensando addirittura a modificare la legge per adeguarla alle disposizioni dell’avviso (e non viceversa). In questo caso si profilerebbe la possibilità di una proroga per il vecchio avviso 20 come era stato preventivato anche dall’opposizione.
(nella foto una delle tante proteste del settore Formazione professionale in Sicilia)
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