Alla luce dei deludenti accordi spacciati per salvaguardia del personale nel settore della Formazione Professionale, che vanno nella direzione opposta rispetto sia alle battaglie finora condotte dai lavoratori del settore, sia a quanto rappresentato al Ministro Di Maio, da lunedì mattina del 30 luglio 2018, ricomincia il sit in e lo sciopero della fame organizzato dai lavoratori liberi, dalla USB, dagli Irriducibili della Formazione e Cobas in Piazza indipendenza a Palermo davanti il Palazzo del Presidente della Regione Siciliana, aperto a tutti i lavoratori.
“L’accordo trilaterale tra sindacati, datoriali e amministrazione regionale e il protocollo d’intesa siglato tra Regione Siciliana e Anpal S.p.A, rappresentano la fine per la maggior parte dei lavoratori degli ex Sportelli Multifunzionali e degli interventi Formativi. Il tutto si evince facilmente – scrivono nella convocazione della protesta – nei termini dell’accordo trilaterale sottoscritto nei giorni scorsi, che favorisce solo la spartizione di una misera torta ai soliti noti poteri forti rappresentati dell’apparato politico/sindacale/enti/apl che asserviscono e si asserviscono nell’ormai intollerabile gioco di potere per la sempre verde manciugghia”.
“Da una lettura attenta dell’accordo trilaterale – continuano – è palese che solo una esigua parte degli operatori degli interventi sarà assorbita, accordo spacciato in pompa magna per la salvaguardia dei lavoratori storici. Da altrettanta lettura attenta del protocollo di intesa siglato tra Anpal e Regione Siciliana, deliberato il 13/07/2018, è evidente che produrrà solo qualche corso di aggiornamento ai dipendenti della formazione dando qualche misera indennità per alcuni mesi agli operatori della formazione e poi nella giungla del mercato libero. Il vero scopo di questa operazione, velocizzata da quella che per loro rappresenta una minaccia, cioè l’intervento autorevole del governo nazionale, è quello di utilizzare le risorse disponibili per spartire risorse e operare nuove assunzioni probabilmente al tre al posto di uno. Tutte le Delibere di giunta approvate negli ultimi mesi vanno verso la direzione di finanziare le APL, che sono l’esatto contrario di cio che vogliono i lavoratori poiché consapevoli che nessuno sarà assunto, se non pochi eletti coincidenti con soggetti vicini ai sindacati o politici compiacenti”.
“L’affidamento alle apl come soluzione alla vertenza degli operatori è esattamente ciò che si è sempre contrastato, attraverso azioni civili ma molto pesanti per la stessa salute, e che vanno nella direzione opposta alle proposte dei lavoratori. Sui temi delle politiche attive del lavoro e sugli interventi formativi, l’azione del governo regionale è in totale contrasto rispetto al governo nazionale, che cede su alcuni temi di vitale importanza rispetto all’autonomia siciliana e agisce su altri temi come se fosse una repubblica a parte. Questi provvedimenti, se portati a termine, produrranno solo ulteriore privatizzazione (Im-prendotori con risorse pubbliche e senza portafoglio privato) e umilieranno i lavoratori molto di più di quanto sono stati umiliati da quattro anni a questa parte. Pertanto, al posto di fare la misera conta di quante ore si possono ottenere in un ente, peggio dell’elemosina, esortiamo di scendere tutti in piazza per dimostrare che la larga maggior parte dei lavoratori rigetta al mittente soluzioni farlocche, peraltro portate avanti da chi non rappresenta nessuno. Una sola settimana in tanti e cambiano le sorti, diventando protagonisti veri del nostro futuro e di quello delle nostre famiglie.
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