“In seguito all’approvazione dell’emendamento sul fondo di garanzia che vincola le somme inerenti il sostegno al reddito dei lavoratori della Formazione professionale siciliana, auspico che gli operatori del comparto in questione (compreso il personale ausiliario, amministrativo e direttivo) rimasti fuori dal mondo del lavoro ed iscritti regolarmente all’albo professionale previsto dalla l.r. 24/76 possano usufruire nell’immediato dei benefici relativi all’integrazione al reddito, attraverso lo sblocco del fondo di garanzia come peraltro previsto dalla l.r. 25/93 che contempla anche la possibilità di reinserimento dei lavoratori soggetti a mobilità presso Istituti, Enti regionali, etc”.
Lo afferma Vincenzo Figuccia, deputato regionale dell’Udc.
“Se da un lato occorre restituire dignità ad uomini e donne ingiustamente privati dei loro diritti da scelte politiche scellerate fatte in passato, dall’altro, – prosegue Figuccia – bisogna tenere presente dei numerosi contenziosi aperti dagli operatori, con riferimento ad una possibile svolta stragiudiziale che è nell’interesse dell’Amministrazione regionale perseguire in modo da scongiurare eventuali futuri effetti negativi sull’equilibrio di bilancio della stessa Regione siciliana. Non possiamo legittimare una macelleria sociale -conclude Figuccia – iniziata negli anni scorsi e portata avanti dal governo Crocetta con il licenziamento massivo dei lavoratori del settore”.
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