Ricomincia dopo soli due giorni di sospensione lo sciopero della fame dei lavoratori degli ex sportelli multifunzionali della formazione professionale in Sicilia. Sospeso nel fine settimana dopo aver ottenuto la presentazione di due emendamenti alla Finanziaria per l’avvio al lavoro, lo sciopero ricomincia oggi dopo essersi spostato dal dipartimento regionale di via Trinacria alla sede del parlamento siciliano, davanti Palazzo dei Normanni.
“E’ necessario fare pressione altrimenti non si sblocca niente – dice a BlogSicilia Adriana Vitale – per questo ho deciso di iniziare da oggi un secondo sciopero della fame davanti Palazzo dei Normanni. Nessuno si occupa di noi. Chiediamo rispetto e siamo disperati. non ci arrenderemo”.
Sempre oggi un gruppo di circa 200 operatori della formazione professionale di tutti i tre settori di attività ha inscenato un corteo da Piazza marina fino a Piazza Indipendenza sede della presidenza della Regione.
Si tratta di una manifestazione in parte spontanea, in parte organizzata dai Cobas. Assemblea e proteste si sonio tenuti in tutti i nove capoluoghi di provincia della Sicilia. protestano contro la ‘macelleria sociale messa in atto dal Governo Crocetta” e chiedono l’istituzione dell’Agenzia unica Regionale della Formazione Professionale; la piena attuazione, delle tutele del personale previste dal vigente CCNL di categoria e dalle leggi regionali vigenti a partire dalla legge 24/76; il finanziamento del Fondo di Garanzia previsto per il personale della Formazione professionale; la verifica e controllo sulle assunzioni e sull’organizzazione del lavoro da parte degli Assessorati alla Formazione e al Lavoro sull’obbligo ed al rispetto delle norme del CCNL e delle leggi di settore rigenti e degli accordi vigenti; il pagamento diretto ai lavoratori di tutte le retribuzioni passate sui finanziamenti non ancora erogati agli enti di appartenenza; il pagamento dellacassa Integrazione in deroga e della Mobilita in Deroga non ancora erogata e conclusione dei tavoli isituzionali relativi per Fanno 2014 e 2015 e l’erogazione diretta delle quote di integrazione salariale alla Cassa Integtrazione in deroga non ancora erogate a carico della Regione Siciliana
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