Il Cefpas, il Centro per la formazione permanente e l’aggiornamento del personale del servizio sanitario della Regione siciliana è una delle eccellenze in ambito sanitario, non solo nel panorama siciliano ma di tutto il bacino euromediterraneo, autorizzata a erogare corsi accreditati Ecm (Educazione Continua in Medicina).
Nel 2021 al Cefpas sono stati oltre 90 i corsi accreditati Ecm, sia in presenza sia a distanza che medici, infermieri e in generale tutti i professionisti della sanità hanno frequentato per ottenere i 150 crediti formativi necessari nel triennio.
Sanfilippo “Offerta formativa Cefpas guarda alle sostenibilità”
“La sfida imposta dalla pandemia ha chiesto di rafforzare le competenze del personale sanitario. L’opportunità delle missioni previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza in materia di salute possono contribuire a riorganizzare e potenziare il nostro Servizio sanitario, a beneficio della qualità delle prestazioni garantite ai cittadini e dell’accesso alle cure – afferma Roberto Sanfilippo, direttore generale del Cefpas –. Da oltre 25 anni, la Regione siciliana affida al Centro il prezioso compito della formazione di operatori socio-sanitari, infermieri, medici, personale amministrativo e manager – spiega –. Si tratta di una struttura d’eccellenza, l’unica in Sicilia, autorizzata a erogare il corso di specializzazione per i medici di famiglia e il corso che forma i direttori generali delle Aziende sanitarie. Da tempo l’offerta formativa del Cefpas guarda alla sostenibilità e, quindi, ai cambiamenti climatici che ci hanno spinto ad adottare un approccio etico nella nostra progettazione, proiettata a generare adeguare conoscenze e competenze sul diritto sanitario e ambientale, in linea con il target della transizione ecologica previsto dal Pnrr”.
Caltabiano “Sistema di Ecm è strumento chiave”
“Le nuove emergenze sanitarie legate alla pandemia hanno comportato un coinvolgimento del personale sanitario come mai era accaduto negli anni passati. In tal senso, anche la programmazione della formazione ha subìto dei cambiamenti nella definizione delle competenze professionali – dichiara Pier Sergio Caltabiano, direttore della formazione –. Nell’ottica di un approccio ‘One-Health’, gli obiettivi previsti dalla Missione 6 del Pnrr richiedono nuovi setting assistenziali e una visione innovativa della digitalizzazione dei servizi per scopi clinici, gestionali e di programmazione”.
E prosegue “I professionisti sanitari hanno l’obbligo deontologico dell’aggiornamento professionale non soltanto per tenersi sempre al passo con i progressi della medicina e con le innovazioni tecnologiche, ma anche per garantire a tutti i cittadini cure di qualità e una sistematica assistenza. Il sistema di Educazione Continua in Medicina è, quindi, lo strumento chiave per garantire la formazione continua finalizzata a migliorare le competenze e le abilità cliniche, tecniche e manageriali e a supportare i comportamenti dei partecipanti alle attività formative, con l’obiettivo di assicurare efficacia, appropriatezza, sicurezza ed efficienza all’assistenza prestata dal Servizio Sanitario Nazionale in favore dei cittadini”.
Sanità e Pnrr
Alla sanità è dedicata la missione 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che stanzia risorse pari a 15,63 miliardi di euro divisi in due obiettivi principali: il primo riguarda le reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale (7 miliardi di euro) e il secondo relativo all’innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale (8 miliardi e 63 milioni di euro).
Senza il 70% dei crediti nessuna copertura assicurativa
L’investimento mira a rafforzare la formazione in medicina di base sviluppando le competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario. L’importanza dell’aggiornamento del personale sanitario è evidenziata dall’articolo 38 bis del decreto legge 6 novembre 2021, n. 152, nel quale si sottolinea che “al fine di attuare le azioni previste dalla missione 6 del Pnrr, relative al potenziamento e allo sviluppo delle competenze tecniche, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario, a decorrere dal triennio formativo 2023-2025, per poter godere della copertura assicurativa delle polizze di rischio professionale, i sanitari dovranno essere in regola con almeno il 70% degli obblighi formativi previsti dal piano di formazione continua dell’ultimo triennio”.
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