Sarà pubblicata domani in gazzetta ufficiale della Regione siciliana la graduatoria degli enti che hanno partecipato al bando per organizzare i corsi del pluricontestato Avviso 8 (già avviso 3).
Lo conferma a BlogSicilia l’assessore regionale alla Formazione Bruno Marziano “Purtroppo – dice Marziano – non è stato possibile fare prima. Avevamo annunciato l’avvio dei corsi per settembre, invece arriveremo ai primi di ottobre solo a pubblicare le graduatorie ma stiamo lavorando a ritmo serrato per abbreviare il più possibile i tempi”
A rallentare le procedure sarebbero state anche le numerose domande. Sono, infatti, 1015 le proposte/richieste di organizzazione di corsi di Formazione professionale in Sicilia avanzate dagli enti proprio in risposta all’Avviso 8 della Regione siciliana, quello che, nel piani del’amministrazione, avrebbe dovuto segnare la ripartenza della stessa Formazione dopo un anno di stop. (leggi tutte le novità dell’Avviso 8)
I termini per presentare le domande per quell’Avviso che sostituisce di fatto il vecchio Avviso 20 ma anche il contestato Avviso 3 annullato dopo un primo pronunciamento del Tar che ammettendo un ricorso aveva aperto la strada a possibili stop, sono scaduti a mezzanotte del 26 luglio. Le domande si presentavano solo in via elettronica. Da allora è stata insediata una commissione composta integralmente da dirigenti e funzionari direttivi dell’amministrazione e presieduta dalla dottoressa Rosa Maria Milazzo.
Come non ricordare, però, il percorso lungo e travagliato che ci ha portato fin qui con l’Avviso 3 impugnato davanti al Tar e poi revocato in autotutela dall’amministrazione (leggi qui) quindi riproposto in forma di Avviso 8 e tutto il tempo ‘bruciato’ in questo lungo evitabile iter.
Intanto l’assessorato non si ferma e pena già alle prossime annualità “Proprio ieri – dice sempre Marziano a BlogSicilia – ho firmato la proposta di delibera che è stata depositata in giunta per stanziare oltre 117 milioni di euro per le prossime annualità in modo da avviare le procedure con il dovuto anticipo ed evitare nuovi stop e rallentamenti come avvenuto quest’anno”
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