La Regione blocca a 99 giornate i centounisti, i lavoratori della campagna antincendio, a soli due giorni dalla conclusione del loro lavoro. I lavoratori, 1.600 a Palermo e 5.400 in tutta la Sicilia, che per legge devono effettuare 101 giorni, a partire da oggi si dovranno fermare a 99 giornate lavorative previdenziali.
Le risorse finanziarie messe nei capitoli di bilancio messi non sufficienti per completare la campagna che prevede che i lavoratori impiegati nel servizio di prevenzione e repressione degli incendi facciano 101 giornate all’anno.
“E’ paradossale che il governo della Regione non apposti le somme necessarie quantomeno a completare la campagna antincendio, che per la legge 16 del ’96 di norma inizia il 15 giugno e finisce il 15 ottobre”, dichiara Tonino Russo, il segretario della Flai Cgil Palermo.
Ieri, in un incontro presso l’assessorato Territorio e ambiente, il capo di gabinetto ha informato i sindacati che l’assessore Croce ha avanzato la richiesta di un milione di euro per completare il servizio, da condividere all’interno di una rimodulazione di risorse con il comparto dello Sviluppo rurale.
“Non sanno ancora dove trovare le risorse e finora con le giornate siamo andati avanti a singhiozzo – aggiunge Tonino Russo – Già c’è stata a una sospensione a 84 giornate, poi sono state trovate le risorse e si è arrivati a 89 giornate. Poi si è andati avanti per 7 giornate. Chiediamo che i lavoratori completino le loro 101 giornate nel servizio antincendio, alle dipendenze del comando del corpo forestale, e non si faccia la follia di licenziarli e poi riassumerli in un altro dipartimento, come è già capitato un anno fa dove, con il completamento di 20 giornate allo Sviluppo rurale. Sarebbe solo un aggravio, a maggior ragione quest’anno per sole due giornate di lavoro”.
Lunedì aggiornamento del tavolo tra i sindacati e l’assessore Croce alle 12 al Territorio e Ambiente. “Chiediamo – dice Tonino Russo – che entro lunedì si trovi una soluzione per sbloccare il completamento della campagna antincendio e che i lavoratori possano finire al loro posto le 101 giornate che gli spettano”.