“La Regione non ha mai ritenuto responsabili dell’industria del fuoco gli operai del Corpo forestale”, lo chiarisce l’assesore regionale Cordaro in seguito alla presa di posizione dei sindacati Cgil, Cisl e Uil assieme alle federazioni di categoria Flai, Fai e Uila, insorti contro l’attacco ai forestali contenuto nel piano antincendi 2021. Per i sindacati, quella assunta dalla Regione, è stata “una posizione strumentale su cui occorrerebbe fare chiarezza” e rimarcano le esigenze più volte sottolineate dal comparto. “Non c’è più un controllo del territorio, l’attività antincendio soffre da anni degli stessi problemi in mancanza di una riforma che li risolva e criminalizza un’intera categoria”.
A mettere pace arrivano le parole dell’assessore che si smarca dalle accuse ritenendo errata l’interpretazione di ciò che è stato scritto nel piano antincendio. “Gli operai del Corpo forestale della Regione Siciliana non sono mai stati ritenuti responsabili della cosiddetta “industria del fuoco” come riportato da alcuni mezzi di stampa”, chiarisce l’assessore al Territorio e Ambiente, Toto Cordaro. “Ho spiegato – prosegue l’assessore – che l’arresto in flagranza, l’anno scorso, di due operai stagionali del servizio antincendio non deve consentire a nessuno di sostenere un giudizio negativo generalizzato di donne e uomini che hanno sempre dato, in condizioni di difficoltà, il massimo per la tutela dell’ambiente siciliano”.
Secondo Cordaro, inoltre, quanto attribuito al dirigente generale del Corpo Forestale, Giovanni Salerno, fa riferimento al documento di “Aggiornamento del Piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi Anno 2020”, dal quale sarebbero state tratte informazioni frutto d’interpretazione. Pur citando il fenomeno d’incendi appiccati genericamente da “operai stagionali”, come già evidenziato anche nei Piani degli anni precedenti citando un’indagine risalente al 1992, infatti, il documento non si riferisce specificamente a operai del Corpo forestale. “I nostri stagionali – precisa il dirigente generale del Comando del Corpo forestale della Regione Siciliana, Giovanni Salerno, che ha firmato il Piano assieme al responsabile del servizio Antincendio boschivo, Rosario Napoli – pur essendo precari, sono decisamente specializzati e hanno già una garanzia di legge per l’assunzione stagionale a prescindere dal verificarsi degli incendi”.
Vero è che in passato sono stati fermato operai forestali in flagranza. “È innegabile – proseguono – che in passato alcuni casi isolati si siano verificati in alcune parti della Sicilia, ma il documento della Regione cita studi e indagini statistiche che fotografano un fenomeno già presente negli anni Novanta, che non può essere imputabile in maniera generalizzata al personale stabile o stagionale in forze al Corpo forestale della Regione Siciliana”.