I Forestali della Sicilia di nuovo in piazza per chiedere la riforma del settore e gli stipendi arretrati.
Il sit- in è in programma mercoledì 9 dicembre davanti alla Presidenza della Regione per chiedere una riforma del settore che qualifichi e metta in sicurezza il loro lavoro.
“Sveglia Regione: il tempo è scaduto”, è il messaggio che Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil mandano a palazzo D’Orleans con questa iniziativa di protesta organizzata anche per chiedere lo stop immediato al prelievo forzoso degli arretrati contrattuali, iniziato sulle buste paga di ottobre dei forestali e il pagamento delle mensilità arretrate. “E’ ingiusto il prelievo – dicono i segretari regionali Pierluigi Manca (Fai), Tonino Russo ( Flai) e Nino Marino (Uila) e incredibile che in questo periodo di crisi ci siano forestali che non prendono lo stipendio da settembre”.
“E’ anche assurdo – aggiungono- che ogni anno ci si trovi alle prese con problemi che potrebbero essere risolti una volta per tutte con una riforma del settore che rivendichiamo da tempo avendo dal governo solo annunci e finora nessuna proposta concreta”. I sindacati chiedono anche il recupero delle giornate perse da chi ha contratto il Covid-19”.
Nell’idea di Fai, Flai e Uila siciliane, c’è una riforma che renda più efficaci la tutela e il rilancio dei boschi e le attività di messa in sicurezza del territorio, una riforma che valorizzi il ruolo dei lavoratori forestali. “Abbiamo in più occasioni presentato le nostre proposte- affermano i segretari dei tre sindacati- abbiamo svolto molte iniziative di protesta e incontri ma da parte della regione registriamo il silenzio assoluto in un anno peraltro difficile in cui risulta pure carente la gestione ordinaria. Per questo il 9 saremo in piazza”.
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