“Basta con fuorvianti liste di Sindaci…specie se sarà confermato che nessuno di quanti hanno chiesto ha potuto utilizzare le risorse ricevute”.
Questa la dichiarazione di Leoluca Orlando, presidente di ANCI Sicilia a commento delle notizie di stampa secondo le quali alcuni amministratori non intendono utilizzare i fondi regionali a sostegno delle fasce deboli della popolazione.
“Su tale aspetto – continua il presidente Orlando – oltre al dubbio sulla possibilità di iscrivere tali somme in assenza di bilancio approvato, si è evidenziata ancora una volta l’assoluta criticità circa l’impiego di queste risorse con riferimento alle procedure e alla rendicontazione. Risorse che di fatto non potranno essere utilizzate in tempi e con modalità compatibili con l’emergenza. Proprio ieri, infatti, il Consiglio regionale della nostra Associazione si era espresso considerando negativa la diffusione di notizie che possano indurre il cittadino a ritenere che i sindaci dispongano di ingenti risorse immediatamente utilizzabili e invita tutti a verificare e si resta in attesa di conoscere se e chi avendo chiesto e avendo ricevuto le somme ha potuto utilizzarle e con quali provvedimenti e procedure.
I Sindaci – conclude Leoluca Orlando – stanno mantenendo un atteggiamento responsabile e istituzionalmente corretto. Sino a quando si abuserà di tale atteggiamento?”.
Da quando è scoppiata l’emergenza Covid19, l’Anci Sicilia ha più volte chiesto maggiori risorse da destinare ai Comuni per fra fronte alle immediate necessità dei cittadini.
E lo ha fatto anche sabato scorso, in occasione dell’incontro con il Governo nazionale, ritenuto “un passaggio decisivo per i Comuni siciliani” anche se pare che l’incontro non abbia proprio avuto l’esito sperato.
Anci Sicilia, nei giorni scorsi, è intervenuta anche ad un incontro tra scuole e sindacati relativo proprio al mondo della scuola davanti all’emergenza sanitaria.
IL 20 aprile L’Anci Sicilia è stata audita in Commissione “Affari Istituzionali” dell’ARS in merito al disegno di legge n. 733 ‘Legge di stabilità regionale 2020-2022’.
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