Sequestrati 165 mila euro

Fondi del Pnrr “traditi”, usati per scopi diversi dalla destinazione, quattro indagati, nel mirino il gruppo Bacio Nero

I fondi del Pnrr utilizzati per scopi diversi da quelli previsti. Sono scattati sequestro e ci sono quattro indagati dopo le verifiche eseguite dai finanzieri del comando provinciale di Palermo che hanno eseguito un decreto con cui il gip del capoluogo, su richiesta del locale ufficio della procura europea (Eppo – european public prosecutor’s office), ha disposto il sequestro di somme di denaro e beni per circa 165 mila euro per indebita percezione di erogazioni pubbliche e di malversazione.

Nell’inchiesta sui fondi del Pnrr utilizzati per altri scopi il gip Rosario Gioia sono indagati tre palermitani, due donne di 29 e 34 anni e un uomo di 38 anni, legati alla società palermitana la “Master Arredi”,  nel settore del commercio di generi alimentari e di arredi da bar, riconducibili al brand internazionale Bacio Nero. Sono finite sotto inchiesta per indebita percezione di erogazioni pubbliche e malversazione. E’ stato disposto il sequestro di 165 mila euro.

I controlli amministrativi

L’attività scaturisce dagli esiti di un controllo amministrativo condotto dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo, per verificare l’utilizzo delle risorse del piano nazionale per la ripresa e resilienza (Pnrr) relative a quattro finanziamenti, per circa un milione di euro, erogati a due società palermitane del settore del commercio di generi alimentari e di arredi da bar e riconducibili ai proprietari di un noto brand internazionale di caffetterie presente in diversi Paesi del mondo.

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Gli accertamenti eseguiti avrebbero verificato che i quattro indagati avrebbero sostenuto spese estranee alle finalità dei finanziamenti, nonché rendicontato costi per importi sovrafatturati o, in alcuni casi, per operazioni inesistenti.  È emerso, altresì, che una delle società beneficiarie avrebbe richiesto, e ottenuto in parte, un contributo di importo superiore rispetto a quello spettante in base ai requisiti realmente posseduti.

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Le risultanze dell’intervento ispettivo sono state prontamente segnalate alla competente Autorità Giudiziaria, permettendo così di giungere al sequestro delle somme malversate e indebitamente percepite, nonché di bloccare ulteriori erogazioni a vantaggio dei responsabili.

L’odierna operazione di servizio testimonia la stretta sinergia operativa tra la Procura Europea e la Guardia di Finanza a tutela degli interessi economico – finanziari dell’Unione Europea, nella consapevolezza che l’illecita apprensione di risorse destinate agli investimenti frena lo sviluppo del Paese.

 

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