Continua a tenere banco la polemica sui fondi agli enti culturali siciliani. L’Assemblea Regionale Siciliana sta esaminando in questi giorni l’articolo 11 della Finanziaria regionale, che prevede uno stanziamento di 7,5 milioni di euro per “Iniziative delle amministrazioni regionali”. Come si legge su Repubblica, la suddivisione dei fondi tra gli assessorati alla Famiglia (2 milioni), all’Istruzione (2 milioni) e al Turismo (3,5 milioni), ha sollevato dubbi e polemiche tra i deputati, che vedono in questa ripartizione una possibile “mappa politica” che favorisce gli assessorati guidati da esponenti di DC, Lega e Fratelli d’Italia. La preoccupazione principale dei partiti, sopratutto quelli in opposizione, è che questi fondi possano essere utilizzati per nuovi contributi a pioggia, simili a quelli che hanno coinvolto l’ex deputato Carlo Auteri, generando polemiche, denunce e indagini da parte di tre Procure (Palermo, Siracusa e Corte dei Conti regionale).
Nel dettaglio, il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico si oppongono all’erogazione dei 3,5 milioni destinati all’assessorato al Turismo per “iniziative di alto valore turistico-promozionale”, come la Coppa degli Assi. Il PD propone di utilizzare i 4 milioni già previsti nel bilancio per queste spese, mentre il M5S, insieme al deputato Ismaele La Vardera, chiede che ogni finanziamento sia sottoposto alla verifica della commissione ARS competente. La Vardera, che ha denunciato lo scandalo dei contributi alle associazioni vicine ad Auteri e ha subito minacce per questo, ha ribadito la necessità di maggiore trasparenza nella gestione dei fondi pubblici.
Il M5S ha anche proposto un emendamento “anti-parentopoli” per regolamentare l’erogazione dei contributi a enti senza scopo di lucro. L’emendamento prevede che i finanziamenti siano concessi solo tramite avviso pubblico e che i rappresentanti degli enti beneficiari non abbiano legami di parentela o affinità con il Presidente della Regione, gli Assessori o i Deputati regionali. Il segretario del M5S, Nuccio Di Paola, ha annunciato l’intenzione di discutere la proposta con i capigruppo, avendo già ottenuto un accordo di massima con il PD e La Vardera. L’obiettivo è garantire la trasparenza e impedire favoritismi nell’assegnazione dei fondi pubblici.
Intanto un nuovo caso di contributi sospetti è emerso durante la trasmissione televisiva “Piazzapulita”, su La7. Il Comune di Castel di Lucio, un piccolo centro di 1.200 abitanti, avrebbe ricevuto 147 mila euro dalla Regione per finanziare spettacoli teatrali organizzati da due associazioni: la DAF (50 mila euro) e la Messina Tourism Bureau (30 mila euro). Entrambe le associazioni hanno come dirigente Luigi Ministeri, consulente e segretario del deputato regionale di Forza Italia Alessandro De Leo. Un episodio che solleva ulteriori preoccupazioni sull’utilizzo dei fondi pubblici e sulla possibilità che vengano dirottati verso associazioni vicine a esponenti politici.