“Che si sia speso il 96 per cento delle somme dei fondi Ue 2007-13 è possibile, poco credibile è che questa spesa sia stata certificata. Per questo faremo le pulci ad ogni progetto, abbiamo già predisposto un accesso agli atti per acquisire le carte”.
Il Movimento 5 Stelle all’Ars replica a Crocetta, che aveva bollato come falsità le contestazioni dei deputati Cancelleri e Corrao alla spesa comunitaria.
“Il rischio – dicono Cancelleri e Corrao – è che la Sicilia venga messa sotto infrazione dalla Comunità europea per parecchi milioni di euro, per una cifra che potrebbe essere compresa – ma questo lo deciderà la commissione europea in proporzione agli errori commessi dal governo siciliano – fra i 200 milioni e il miliardo di euro”.
“Il problema – continuano i parlamentari – è la certificazione della spesa dei progetti finanziati. Siamo convinti che non tutti i dipartimenti abbiano operato in maniera corretta, e questo, quando la Commissione Europa valuterà il merito dei documenti della Regione Siciliana, ci esporrà alla restituzione delle somme oggetto di infrazione. Tutto ciò avverrà quando Crocetta sarà solo un brutto e lontano ricordo per i siciliani, ma i problemi di questa azione scellerata ricadranno sul futuro del governo regionale e sui siciliani. Insomma, Crocetta sta facendo un po’ come chi vedendosi perso avvelena i pozzi prima di fuggire”.
Da queste premesse la decisione del Movimento di procedere alla richiesta della carte per passarle al setaccio.
“Abbiamo già predisposto – racconta Cancelleri – la richiesta di accesso agli atti presso l’autorità di certificazione per avere l’elenco dei progetti certificati da ottobre 2016 al marzo 2017. Dei progetti in elenco chiederemo ad ogni singolo dipartimento, per ogni singolo progetto, il verbale e la check list di certificazione per portare tutto in commissione Bilancio. Crocetta vuol smentirci? Lo faccia con le carte. Porti lui le certificazioni in commissione Bilancio”.
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