La Regione Siciliana, insieme al Ministero dell’Interno e l’agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea), ha avviato i progetti per il rispetto della legalità e la prevenzione dei reati nelle aree produttive, presentati a Palazzo Orléans da Musumeci. Si chiamano “Criminal Focus Area” di Agea e “Sicily Cyber Security” promosso dalla Regione.
“Utilizziamo i fondi europei – dice Musumeci – per contribuire ad assicurare un controllo ulteriore nelle aree particolarmente vulnerabili e interessate da episodi di micro e macro criminalità, come quelle agricole e industriali, e dal fenomeno degli incendi dolosi che aggrediscono le zone boschive. Grazie alla convergenza di numerosi enti e istituzioni, avviamo importanti iniziative di prevenzione che si avvalgono delle nuove tecnologie di cui oggi possiamo disporre”. Per la regione si tratta di un investimento di quasi 31 milioni di euro destinati a una rete di monitoraggio sul territorio.
Così Agea rinnova il suo impegno alla guida del “Criminal Focus Area”, il progetto, sviluppato sulla base del protocollo d’intesa sottoscritto con il Ministero dell’Interno, che ha l’obiettivo di contrastare i fenomeni criminali connessi alle attività produttive attraverso supporti decisionali e strumenti di valutazione e controllo utilizzabili dagli “addetti ai lavori” che si trovano nelle Regioni parte del Programma Pon Legalità. Un investimento importante di oltre 48 milioni di euro, di cui il 50% direttamente finanziato da Agea.
“Mettere la tecnologia a supporto della prevenzione e repressione d’importanti fenomeni criminosi pone un tassello importante nel nostro ambizioso progetto di ripristino della legalità, in particolare nelle aree meno sviluppate e quindi più deboli del paese – dice Gabriele Papa Pagliardini, direttore Agea –. Grazie ai finanziamenti europei previsti dal Pon Legalità, infatti, è stato possibile mettere a servizio delle forze di polizia, degli enti pubblici e degli enti locali e regionali, gestori del territorio, le più moderne tecnologie in materia di telerilevamento di fotointerpretazione del suolo che, attraverso la sovrapposizione delle foto aeree storicizzate, forniscono informazioni preziose sia per le attività d’indagine che per le attività di gestione e monitoraggio del territorio”.
Il “Sicily Cyber Security” prevede l’implementazione di soluzioni tecnologiche per il monitoraggio delle aree a maggior tasso di episodi d’illegalità, per creare le condizioni di un controllo diffuso e capillare del territorio con specifico riferimento alle aree industriali e rurali e per prevenire e contrastare i fenomeni criminosi a danno di aree naturalistiche d’interesse collettivo (i dettagli nella scheda allegata).