Oltre due milioni di euro per rendere più attrattivi i beni culturali della Sicilia. Grazie all’ampliamento delle dotazioni deliberato dalla Giunta regionale nello scorso mese di maggio il dirigente generale dei Beni culturali, Sergio Alessandro, ha autorizzato lo scorrimento delle graduatorie delle misure 6.7.1 e 6.7.2 del Po Fesr 2014/2020 consentendo di far luogo alla realizzazione di importanti interventi nell’offerta turistica di nove siti culturali della Sicilia.
Interventi per migliorare l’accoglienza delle strutture
I progetti finanziati riguardano opere di miglioramento dell’attrattività di strutture che hanno già riconoscibilità all’interno dei territori e che, attraverso gli interventi finanziati, saranno resi ancora più moderni e funzionali. Tra i beneficiari della misura 6.7.1 il Museo del Cinema di Catania, il museo Gemmellaro dell’Università di Palermo, Palazzo Fici a Marsala, ma anche Palazzo La Rocca a Ragusa, l’area del Calvario a Tusa e il Fossato del Castello Ursino a Catania. Alla misura 6.7.2 fanno riferimento, invece, interventi alla Cittadella Fortificata di Milazzo, al Villino Liberty di Barcellona Pozzo di Gotto e al Museo-pinacoteca Sebastiano Guzzone di Militello in Val di Catania.
L’assessore Samonà: “Segnale forte dal governo regionale”
“Attraverso il finanziamento di questi nove progetti – sottolinea l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – il governo regionale ha voluto dare un segnale forte dell’impulso per il miglioramento della fruizione dei nostri beni culturali affinché diventino punti di forza nell’offerta culturale dei territori. In tutti i casi si tratta di interventi che mirano a valorizzare e mettere in rete il ricco patrimonio, materiale e immateriale, della nostra terra che si trova all’interno di aree che hanno già una rilevanza strategica e che, opportunamente valorizzate, possono favorire processi di sviluppo dei territori”.
I lavori su Palazzo La Rocca
Per quanto riguarda i progetti finanziati dalla misura 6.7.1, uno dei sei interventi riguarda Palazzo La Rocca, nel circuito del tardo Barocco ibleo, che sarà interessato da un progetto di adeguamento funzionale che consentirà al libero consorzio di Ragusa, promotore del progetto, di adeguare la struttura e renderla maggiormente attrattiva all’interno di un itinerario dei beni riconosciuti dall’Unesco di particolare valore turistico-culturale.
A palazzo Fici nel trapanese opere di musealizzazione
Si trova nel centro storico di Marsala, invece, Palazzo Fici, un antico e prestigioso immobile di gusto tardo barocco che è stato eletto a luogo-simbolo di ”Marsala, Città del Vino” e che oggi ospita l’Enoteca comunale assumendo un ruolo strategico nella promozione delle produzioni vinicole locali. La struttura sarà interessata da opere di musealizzazione che la renderanno fruibile come Museo del Vino e la arricchiranno di nuove tecnologie e di un percorso di visita adeguato ad un pubblico internazionale.
A Palermo tocca al museo Gemellaro
Nuovi allestimenti interesseranno anche il museo di Geologia Gemmelaro dell’Università degli Studi di Palermo che custodisce un ricco patrimonio geo-paleontologico tra cui testimonianze della prima presenza umana in Sicilia ed in particolare i resti fossili di Thea, una donna vissuta nel paleolitico superiore il cui scheletro è stato rinvenuto nella Grotta di San Teodoro ad Acquedolci, in provincia di Messina. Il comune di Tusa, in provincia di Messina, investe sulla riqualificazione dell’area circostante la zona del Calvario che si trova nella parte ovest della città su una piccola collina chiamata “Vignuzza” che vuol essere la rappresentazione del Monte Calvario con le tre croci al suo interno. La particolarità della struttura, databile verso la fine del ‘500, è nella forma assimilabile ad un cuore, simbolo della passione di Cristo.
Percorso espositivo sul fossato del Castello Ursino
A Catania il Comune, grazie al finanziamento ottenuto, interverrà sul Fossato che circonda il Castello Ursino, edificio voluto da Federico II di Svevia, e oggi museo civico di Catania. In questo sito verrà realizzato un percorso espositivo che consentirà di valorizzare le suggestioni storiche del bene. Interventi di miglioramento riguarderanno anche il Museo del Cinema della Città Metropolitana di Catania che, dal 2003, è ospitato all’interno del complesso fieristico de “Le Ciminiere”. Il museo, che raccoglie testimonianze dei primi del ‘900, quando Catania era sede di diverse case di produzione cinematografica, punterà sul miglioramento dell’offerta grazie ad opere quali una Videomediateca, un archivio e cineteche tematiche.
Anche un progetto di digitalizzazione
Per quanto riguarda gli interventi della misura 6.7.2 , fra questi c’è il progetto di digitalizzazione con uso di tecnologia avanzata della Cittadella Fortificata di Milazzo, cui sono stati assegnati 98.467 euro per per la realizzazione del progetto “Castello 3D” che prevede guide digitali del bene culturale da destinare al visitatore a mezzo tablet consegnati all’ingresso. 64.660 euro, invece saranno destinati ad opere di valorizzazione materiale e immateriale del Villino Liberty di Barcellona Pozzo di Gotto e 100 mila euro riguarderanno la migliore fruizione del Museo-pinacoteca Sebastiano Guzzone di Militello in Val di Catania che sorge negli edifici dell’antico convento di San Domenico e ospita anche la preziosa Biblioteca popolare Angelo Majorana. I promotori dei progetti dovranno ora passare alla fase di realizzazione degli interventi.
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