La Regione siciliana è a caccia di posti letto di terapia intensiva per contrastare l’eventuale picco del contagio. Quelli attuali non basterebbero per resistere all’urto di un aumento dei casi di infezione.

L’obiettivo, quindi, è farsi trovare pronti e correre ai ripari per prevenire l’emergenza qualora il numero dei pazienti che necessitano di un ricovero in terapia intensiva dovesse aumentare. Attualmente sono 120 i posti letto e ne servono almeno altri 500, insieme ai ventilatori polmonari. C’è anche bisogno di dispositivi di protezione individuale per medici e infermieri che rischiano la vita ogni giorno per curare i pazienti affetti da Covid-19.

La Fondazione Sicilia ha promosso campagna “Sos Coronavirus Sicilia” i cui fondi saranno destinati all’acquisto di strumenti per i pronto soccorso e per gli ospedali siciliani, di dispositivi di protezione individuale per medici e paramedici e per interventi strutturali al fine di realizzare nuovi reparti di terapia intensiva.

Alla campagna hanno aderito diversi enti, teatri, associazioni, personaggi della cultura, artisti siciliani, sindaci. Tutti uniti dalla voglia di dare un aiuto concreto ai nostri eroi in corsia.

“Stiamo coinvolgendo il mondo della cultura – racconta a BlogSicilia il presidente di Fondazione Sicilia Raffaele Bonsignore – grazie alla disponibilità di molte realtà dell’isola che hanno sposato la campagna, molte altre lo faranno a breve ed altre ancora le stiamo contattando. Non è facile in così poco tempo raccogliere tutte queste adesioni. Capiamo anche che molta gente versa in difficoltà economiche, ma questo è il momento in cui chi può ha il dovere di dare una mano.”

Tra i personaggi di spicco c’è anche “l’artista delle luci” Domenico Pellegrino che mette in vendita “#restiamouniti”, un’ opera-luminaria realizzata proprio nei primi giorni dell’emergenza. Si tratta di un pezzo unico, in legno e luminaria e dipinto a mano.

“Ho pensato a una Sicilia illuminata dal tricolore proprio dopo avere letto dei pazienti bergamaschi trasferiti a Palermo per essere curati. Mi è sembrato un gesto di ritrovata unità nazionale – spiega Domenico Pellegrino – un barlume di speranza spuntato nel bel mezzo di questa tragedia collettiva. Ho sentito più forte il bisogno di restare uniti, come all’interno di una famiglia: l’Italia, appunto. Attraverso la luce ed il colore ho voluto evidenziare questo mio pensiero. Colorare la mia Sicilia con il tricolore è stata una spinta verso la solidarietà, verso un concetto di unità”. Sarà possibile acquistare l’opera, il cui valore di vendita è di 10 mila euro che andranno interamente alla raccolta fondi, inviando un’email a info@domenicopellegrino.com.

“La partecipazione di Domenico Pellegrino alla raccolta promossa dalla Fondazione Sicilia – osserva il Presidente Bonsignore – è ancora una volta la dimostrazione della sua grande sensibilità, già evidenziata con il progetto Cosmogonia mediterranea  con cui ha trasformato una luminaria a forma di Sicilia in un messaggio d’accoglienza per i tanti migranti del Mediterraneo. Oggi, con la sua opera #restiamouniti, l’artista lancia un appello, in presenza di una emergenza sanitaria senza precedenti, all’unità nazionale.”

All’iniziativa hanno partecipato anche le università dell’isola unendo le loro voci per lanciare un appello ai siciliani. Sono i professori delle università di Palermo, Enna, Messina e Catania.
E’ possibile donare  c/c bancario IT84V0306904630100000010618 oppure attraverso la piattaforma “gofundme” al seguente link: https://www.gofundme.com/f/u893vs-sos-coronavirus-sicilia. Il ricavato sarà devoluto al dipartimento della Protezione Civile Regionale che destinerà i fondi alle strutture ospedaliere siciliane.

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