Questa mattina presso gli uffici della Fondazione Ri.MED la firma per l’affidamento dei lavori di costruzione del Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica (CBRB), per un importo di 90.526.511,77 Euro.
Il contratto prevede che l’ATI aggiudicataria, composta da Italiana Costruzioni S.p.A. (mandataria), Gemmo S.p.A., ISA S.p.A. e T.AM.CO. S.r.l., apra il cantiere nel mese di gennaio 2020 e termini i lavori di realizzazione del CBRB entro due anni.
Si chiude così un percorso iniziato quasi 9 anni fa con la pubblicazione del Concorso internazionale per la progettazione del CBRB, cui sono seguiti gli iter approvativi dei progetti Preliminare, Definitivo ed Esecutivo e finalmente la pubblicazione del bando di gara a procedura ristretta per l’affidamento dei lavori di costruzione, conclusosi lo scorso mese di giugno.
Le attività svolte sono state complesse ed ininterrotte. Solo per citare alcuni dati ed elementi tra i più rilevanti:
oltre un centinaio gli adempimenti inerenti al rilascio di intese, pareri, concessioni, autorizzazioni, licenze, nulla-osta;
91 le sedute svolte dal seggio di gara per il solo espletamento della fase I della gara per l’affidamento dei lavori di costruzione;
2 i Protocolli di legalità con la Prefettura di Palermo e 1 Accordo di vigilanza collaborativa con l’Autorità Nazionale Anticorruzione, che la Fondazione ha voluto firmare per garantire la massima correttezza delle procedure di affidamento dei lavori di costruzione del CBRB;
2 i ricorsi presentati contro la Fondazione (Concorso di progettazione prima e Bando di gara per la costruzione dopo), l’esito dei quali ha confermato la bontà dell’operato della Fondazione, ma che hanno comportato un parallelo impegno sul fronte legale ed un inevitabile dispendio di tempo.
Si tratta di un risultato importante – commenta il Consigliere Paolo Aquilanti, Presidente della Fondazione Ri.MED – che avvicina l’obiettivo di realizzare in Sicilia uno dei più significativi investimenti pubblici nel Mezzogiorno d’Italia. Il settore di azione, inoltre, è di portata straordinaria, coinvolge competenze professionali molto qualificate e asset tecnologici tra i più innovativi. Il concorso tra istituzioni pubbliche italiane – il Governo Nazionale, la Regione Siciliana, il Consiglio Nazionale delle Ricerche – e partner esteri come University of Pittsburgh e UPMC, ha dimostrato la capacità di tradurre in pratica una scommessa ambiziosa.
Traslazionalità e sostenibilità della ricerca, una sfida che si gioca sulla capacità di tradurre velocemente i risultati scientifici in applicazioni cliniche. Queste le core competencies della Fondazione Ri.MED, nata dalla partnership internazionale fra Governo Italiano, Regione Siciliana, CNR, University of Pittsburgh e UPMC.
I programmi di ricerca Ri.MED sono focalizzati sulle applicazioni terapeutiche: l’obiettivo è creare valore per il paziente. Ri.MED possiede un portfolio progetti diversificato, con decine di brevetti e obiettivi di sviluppo nell’ottica bench to bedside, resi possibili anche grazie all’integrazione strategica con l’IRCCS ISMETT. Le tre principali aree terapeutiche di ricerca sono cancro, con particolare attenzione all’immunoterapia, insufficienza d’organo, che include trapianto di organi e medicina rigenerativa e patologie legate all’invecchiamento, con enfasi sulla neurodegenerazione.
La realizzazione in Sicilia del Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica, un hub per la ricerca e la salute, offrirà forte impulso socio-economico a tutto il Mezzogiorno, trattenendo nel nostro Paese i migliori scienziati italiani e creando centinaia di posti di lavoro – circa 600 fra ricercatori e personale amministrativo – oltre all’indotto che il CBRB contribuirà a generare.