Duecentomila euro o poco più per risolvere l’emergenza igienico-sanitaria di via Tiro a Segno. Questo è quanto hanno chiesto gli uffici del Comune di Palermo al sindaco Roberto Lagalla. In una lettera del 28 luglio firmata dal Capo Area Dario Di Gangi e dall’assessore ai Lavori Pubblici Totò Orlando, è stata avanzata una proposta di prelievo dal fondo di riserva per finanziare i lavori dell’Amap nella zona di Sant’Erasmo. Due le opzioni sul tavolo: la sostituzione dell’impianto di sollevamento, rimasto danneggiato dalla mancata manutenzione degli ultimi anni, o un collegamento fognario di circa settanta metri, per il quale bisognerà attraversare un’area privata. Da capire se e quando il progetto sarà dotato dalle risorse necessarie alla realizzazione delle opere previste. Non mancano però le polemiche. Dalle opposizioni infatti viene ricordato come, non più tardi di qualche giorno fa, il Consiglio Comunale aveva rigettato un ordine del giorno che prevedeva un’ipotesi simile.
Il dramma igienico-sanitario di via Tiro a Segno
Qualunque sia la scelta che intraprenderà l’Amministrazione, il problema di via Tiro a Segno va certamente risolto. Sono circa 140 le famiglie che, ormai da diversi anni, fanno i conti con la presenza di acqua di fogna in strada. Reflui che rendono l’aria mefitica e vicino ai quali i residenti sono costretti a condurre le proprie attività quotidiane. Fa impressione, ad esempio, vedere i bambini giocare nel campetto limitrofo all’Ecomostro. Tutto a pochi metri da quella pozza di colore verdastro che di certo non è salutare. “E’ stato segnalato il grave stato di emergenza igienico ambientale provocato dagli scarichi fognari dell’edificio di via Tiro a segno 60 – scrivono gli uffici nella richiesta di prelievo dal fondo di riserva -. La rete fognaria del complesso si trova a quota più bassa rispetto alla fognatura dinamica comunale e pertanto, al fine di veicolare i reflui, venne installata una stazione di sollevamento che, negli anni, a causa della mancata manutenzione e dei danni provocati alla rete di adduzione all’impianto, ha cessato di funzionare, causando i gravi problemi”.
Problema noto da tempo
Da anni infatti si registra in via Tiro a Segno la presenza di acque fognarie a cielo aperto proprio a pochi metri dall’Ecomostro. Liquidi che si depositano nelle stradelle laterali del plesso abitativo del civico 60. Un fatto già noto almeno dal 2016, quando fu realizzata una conferenza di servizi alla presenza dei tecnici di Amap, Coime, e degli uffici comunali al fine di risolvere il problema. Da allora il Comune ha provato a sollecitare Amap ad un intervento. Ciò anche attraverso un’ordinanza sindacale del 25 gennaio 2021, con la quale l’allora sindaco Leoluca Orlando chiedeva un intervento urgente sul posto. Da anni si attende infatti lo sblocco dei lavori sul sistema fognario. Negli scorsi mesi, i tecnici di Amap ha consegnato il preventivo di spesa. Sta al Comune sbloccare definitivamente la situazione ed avviare di conseguenza i lavori.
Il sopralluogo dell’Asp
“A seguito delle numerose segnalazioni – scrivono gli uffici -, con nota del 14/09/2020, il Dipartimento di Prevenzione U.OT. Palermo 1 ha accertato “lo sversamento di reflui lungo l’area perimetrale dell’edificio in una zona esterna di probabile pertinenza condominiale… Le acque nere rigurgitando da tubi di scarico a vista (dai punti di innesto) rendevano mefitico tutto l’ambiente circostante”. Con ordinanzadel 25/09/2021, il sindaco pro tempore (Leoluca Orlando n.d.r.) ha ordinato alla società AMAP di “porre in essere ogni utile intervento al fine di eliminare gli inconvenienti segnalati…” e, all’Area tecnica della rigenerazione urbana e delle opere pubbliche “di attivarsi per la risoluzione definitiva della problematica con la programmazione di un intervento sulle pompe di sollevamento danneggiate”.
Il preventivo dell’Amap
Da allora però, non si è mosso nulla. Nel frattempo, gli abitanti di via Tiro a Segno hanno dovuto imparare a convivere con l’emergenza. Si arriva così ai giorni nostri quando, evidenziano i tecnici, “il 16 giugno 2023, nel corso di una riunione indetta dalla IV Commissione Consiliare, è stato denunciato l’aggravamento della situazione igienico sanitaria nell’edificio; nella stessa sede, i rappresentanti della Società AMAP, hanno illustrato un intervento di razionalizzazione della rete fognaria che consentirebbe di eliminare definitivamente i problemi. Il progetto redatto da AMAP consiste nella razionalizzazione dell’intera rete fognaria a servizio dell’edificio, collegata alla fognatura comunale secondo le seguenti due distinte alternative: un nuovo impianto di sollevamento in sostituzione di quello di cui s’è detto o attraverso un collegamento a gravità di circa 70 metri che però ricade all’interno di area privata di cui occorre verificare la disponibilità”.
Non mancano le polemiche
Per entrambe le ipotesi è stato previsto un importo dell’intervento ammonta a circa 200.000 euro oltre IVA (circa 220.000 euro complessivi). Fatto sul quale, nei giorni scorsi, era stato presentato un ordine del giorno, a prima firma del consigliere comunale Antonino Randazzo, con il quale si chiedeva di destinare le stesse risorse allo scopo. Proposta però rigettata dalla maggioranza. Elemento sul quale l’esponente pentastellato è tornato, chiedendo chiarimenti sul tema. “La maggioranza di centrodestra in Consiglio comunale lo scorso 24 luglio ha bocciato vergognosamente una proposta di buon senso delle opposizioni che chiedevano di attingere dai fondi di riserva del sindaco per finanziare l’intervento di 200.000 euro nella rete fognaria in via Tiro a Segno 60 per risolvere in maniera definitiva il grave problema igienico sanitario. Qualche giorno dopo la bocciatura in consiglio comunale, esattamente il 28 luglio, l’Assessore Totò Orlando ha inviato una nota al Ragioniere Generale e al Sindaco per chiedere un prelievo dal fondo di riserva per eseguire l’intervento in via Tiro a Segno 60. Ringrazio l’assessore Orlando per la sensibilità e l’attenzione rispetto alla questione di via Tiro a Segno 60 e per avere fatto “sua” la proposta di buon senso delle opposizioni”.
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