Il flop annunciato del click day adesso smuove le coscienze della politica quasi interamente silente fino ad ieri. E si scopre che lo avevano previsto tutti
“Le scuse accampate e le rassicurazioni fornite dall’assessorato regionale alle attività produttive sono prive di fondamento: il sistema del click day scelto per l’assegnazione delle somme del bonus Sicilia alla piccola e media impresa si conferma una lotteria” afferma Claudio Fava, che ricorda come “solo una richiesta su cinque otterrà risposta positiva, confermando che la sopravvivenza di migliaia di aziende dipenderà dal caso e dalla velocità di connessione”.
Per il presidente dell’antimafia, “a tutto questo si aggiunge la beffa di una piattaforma già in crash dopo pochi minuti, tanto da dover rinviare a giovedì l’avvio della procedura. Altri giorni di ritardo, in attesa che il governo regionale trovi, come sempre, nuovi capri espiatori: il destino, la collera degli dei, l’anno bisestile…”
“Esattamente com’è avvenuto per la cassa integrazione in deroga, per i ritardi nelle erogazione dei fondi ai comuni per l’assistenza ai soggetti deboli, per il sistema dei controlli e della prevenzione, per i fondi per il turismo – prosegue Fava – per Musumeci e i suoi assessori, la colpa è sempre degli altri. Per i siciliani, no. Assessore Turano e presidente Musumeci, un passo indietro per favore…”
Critiche anche dal Pd “Il ‘click-day’ per accedere al Bonus Sicilia si dimostra un fallimento annunciato. L’allarme lanciato dal PD, dalle associazioni d’impresa e dai commercialisti è stato infatti colpevolmente ignorato dall’assessore Turano e dal presidente Musumeci. Un governo regionale di ‘dilettanti allo sbaraglio’, che dovrebbe dimettersi subito, che sta massacrando le attività produttive in Sicilia” dice Giuseppe Lupo capogruppo del PD all’Ars.
Gli fa eco il segretario regionale del partito “Un’altra volta. Il click day è in crash. Le imprese siciliane ringraziano sentitamente la Regione e il presidente Musumeci che avrebbe dovuto vigilare affinché tutto – almeno stavolta – funzionasse alla perfezione. Oggi aziende e imprenditori erano davanti al computer in attesa del fatidico momento e alle 9 prima il sistema è divenuto inaccessibile poi la comunicazione che il click day viene spostato all’8 ottobre” comunica il segretario regionale del Partito Democratico, Anthony Barbagallo, che fa sapere di aver ricevuto numerose segnalazioni sul blocco subito dal sistema che serve a raccogliere le domande per il bonus Sicilia.
“E’ una Regione allo sbando che appena ieri aveva diffuso un comunicato per tranquillizzare tutti – aggiunge Barbagallo – sull’efficenza del sistema, che non aveva subito alcuna intrusione. E oggi l’ennesima brutta figura della Regione. L’unico a non accorgersi di tutto questo è proprio Musumeci che evidentemente alle brutte figure è oramai abituato”.
E non possono mancare i 5 stelle “Altro che click day, è stato crack day: Il governo regionale è presuntuoso e incompetente. Turano e tutti i responsabili di questa genialata devono andare a casa con grande vergogna e non farsi più vedere dai siciliani. Abbiamo avvisato ogni giorno il governo Musumeci che la modalità di assegnazione dei fondi alle imprese colpite dalla crisi derivante dalla pandemia sarebbe stato un flop e così è stato. Solidarietà massima alle aziende” sostengono i deputati regionali del Movimento. I deputati Cinquestelle avevano denunciato questa possibilità già ad agosto con interventi in aula a Palazzo dei Normanni, atti parlamentari e richieste di audizione in commissione attività produttive all’Ars.
“Proprio ieri – spiega il capogruppo Giorgio Pasqua – avevamo reso noto come le domande caricate sul portale della Regione Siciliana dalle imprese risultavano mescolate con dati di altre aziende. Il sistema era in sostanza andato in crash ancora prima del click day. Oggi l’epilogo di un disastro annunciato con il sito in tilt e le aziende inferocite.
“Non esiste volta – diceva Luigi Sunseri a Sala D’Ercole – in cui la Regione Siciliana non abbia fallito sul click day. Anche questa volta metteremo a rischio 130 milioni di euro destinati alle imprese attraverso una modalità che di fatto non mette le imprese sullo stesso piano. L’impresa collegata con la rete internet dotata di fibra non può matematicamente avere le stesse possibilità delle imprese che cliccano dalle Madonie o dai Nebrodi con connessione decisamente più lenta”.
Mercoledì 7 ottobre la Commissione Attività produttive avrà in audizione l’assessore Turano proprio su richiesta delle deputate Cinquestelle Jose Marano, Ketty Damante e Valentina Zafarana. “Già il fatto di avere la possibilità di parlare con l’assessore Turano a cose fatte- spiegano le deputate – la dice lunga sulla supponenza di questo governo regionale, ma siccome è stato un flop e la Regione si è vista costretta a rinviare ad altra data questo benedetto click day, chiederemo all’assessore, tra le altre cose, conto di quanto è costata questa procedura alle tasche dei contribuenti siciliani ed ovviamente degli imprenditori”.
E non sono teneri neanche i sindacati a partire dalla Uil “Errare è umano ma perseverare è diabolico. La Regione siciliana si ostina con questi catastrofici click days. Finanziare senza nessun criterio di merito, solo sulla base della velocità, è sbagliato oltre che una pia illusione. Lo diciamo da troppo tempo, devono essere adeguate sul serio le infrastrutture e le procedure informatiche reperendo e valorizzando le professionalità necessarie” sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Va modificato il profilo istituzionale con l’internalizzazione del servizio e serve una riorganizzazione delle competenze tra i vari assessorati. Dato che i soldi ci sono bisogna spenderli ma per raggiungere degli obiettivi precisi. Nel rigoroso rispetto della legalità, il governo regionale deve assumersi la responsabilità di valutare e scegliere i progetti che diano lavoro e che rafforzino il nostro fragile tessuto economico senza abdicare per ipotetici automatismi che di automatico fanno solo pasticci. Nel frattempo – conclude il leader della Uil Sicilia – migliaia di posti traballano e si perde l’occasione di creare buona occupazione salvo poi condannare l’assistenzialismo.
E dalla Regione arrivano solo poche parole “Il “click day” del Bonus Sicilia per la concessione di contributi a fondo perduto alle microimprese dell’Isola, previsto per stamane a partire dalle ore 9, è stato rinviato a giovedì prossimo. Lo spostamento, deciso nella notte, è dovuto a “un’anomalia della piattaforma in gestione Tim”, così come la stessa società fornitrice del servizio scrive in una nota diretta alla Regione Siciliana e nella quale chiede “la sospensione della procedura con riattivazione a 72 ore” dicono i dirigenti generali dell’Arit e delle Attività produttive della Regione Siciliana, Vincenzo Falgares e Carmelo Frittitta.
Dal canto suo, l’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano si dice “rammaricato del disguido tecnico comunicato dalla Tim e si scusa con le imprese interessate. La Regione è cliente e non erogatrice di servizi”.
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