Ventinove anni fa la mafia uccideva Libero Grassi, l’imprenditore che si era rifiutato di pagare il pizzo a Cosa Nostra. Questa mattina i figli Alice e Davide Grassi, hanno spruzzato nuova vernice rossa e affisso il manifesto nel luogo dove è stato ucciso il padre 29 anni fa.
Alla commemorazione erano presenti anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, l’assessore regionale Toto Cordaro in rappresentanza del governatore Nello Musumeci, il presidente d Confindustria Palermo, Alessandro Albanese, il prefetto Giuseppe Forlani, i vertici di guardia di finanza, carabinieri e polizia.
E proprio in via Vittorio Alfieri luogo dell’omicidio mafioso è stato firmato il protocollo tra il comune di Palermo e l’associazione “Parco Libero”, dedicato all’imprenditore Libero Grassi, ucciso 29 anni fa dai sicari di cosa nostra, perché non volle piegarsi al racket delle estorsioni.
“È un regalo per mio padre e mia madre, spero finalmente di potere realizzarlo” ha detto Alice, figlia dell’imprenditore che ha sottoscritto l’accordo con il sindaco, Leoluca Orlando, in via Alfieri, dove Libero Grassi è stato ucciso e dove è stato commemorato stamattina. Un “parco Libero” pensato e voluto dalla famiglia e da un gruppo di professionisti e cittadini, in una area degradata di Palermo, nella borgata di Acqua dei corsari.