“Sono passati pochi mesi dall’affidamento alla Cot Ristorazione, e già il servizio mensa dello stabilimento è al collasso. Questo è il risultato che Fincantieri ha ottenuto dopo l’abolizione del vecchio sistema di preparazione e somministrazione interna dei pasti: pagare per un servizio che offre solo cibo scadente poco commestibile (preparato altrove e poi trasportato in stabilimento), file interminabili di lavoratori che sono costretti a tempi di attesa di oltre venti minuti (sui trenta previsti per la pausa), cause legali in arrivo da parte dei lavoratori licenziati dall’azienda che forniva il precedente servizio”.
Lo dichiarano Francesco Foti e Serafino Biondo, Rsu/Rls Fio Cgil dello stabilimento, che questa mattina hanno richiesto un incontro urgente alla direzione Fincantieri di Palermo per ristabilire immediati standard di qualità dei pasti distribuiti e per denunciare che le gravi ripercussioni sui tempi di lavorazione e di produzione non potranno essere anche questa volta fatta ricadere sui lavoratori.
“L’ennesima inefficienza gestionale ed organizzativa di questo stabilimento – aggiungono i due sindacalisti – sta producendo una situazione davvero paradossale: malcontento tra i lavoratori che subiscono il disagio di un nuovo servizio di pessima qualità e forte ritardo sui tempi di lavorazione previsti a causa del l’inevitabile prolungamento dei tempi di pausa mensa. Lo avevamo previsto quando nei mesi scorsi ci siamo opposti al cambio di tipologia di servizio e della riduzione del personale addetto”.