Bene la stabilizzazione degli Asu, ora 36 ore anche per i Pip, “Serve giustizia sociale”

La stabilizzazione dei precari Asu dei Beni Culturali contenuta nella finanziaria 2025 appena approvata rischia di far salire la tensione fra un’altra categoria di precari storici, gli ex Pip, i precari della Pubblica amministrazione in Sicilia il cui percorso di stabilizzazione procede a rilento anche se è iniziato. Il percorso verso la contrattualizzazione degli appartenenti al bacino ex-pip  dovrebbe concludersi entro gennaio ma adesso nasce un altro tema: perché agli Asu è stato dato il full time e agli ex Pip no. A far preoccupare i lavoratori ex Pip è il timore temono di restare impantanati e dimenticati, fermi alle attuali 18 ore e 50.

“Bene gli Asu, ma serve giustizia sociale”

“Non possiamo che essere favorevoli alla stabilizzazione degli Asu come a qualsiasi intervento che porta alla stabilizzazione di qualsiasi gruppo di precari storici che esistono in questa terra – commenta Mimma Calabrò che per la Fisascat Cisl segue da anni la vertenza ex Pip – ma, al tempo stesso, è nostro compito ricordare alla politica che gli ex Pip restano part time e anche il loro percorso di stabilizzazione prevede il passaggio in Sas (Società servizi ausiliari della Regione siciliana)”.

Rispettare i diritti

“Chiediamo con forza alla Regione di farsi carico del problema da subito, Già nel prossimo collegato alla finanziaria bisogna mettere le risorse per portare a 36 ore anche gli ex Pip. E’ una questione di giustizia sociale, è una questione di rispetto dei diritti di queste persone che hanno svolto compiti anche importanti, sopperito alle carenze delle amministrazioni siciliane senza con tratto e senza contributi. Anche per loro deve essere prevista la stabilizzazione a tempo pieno”.

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Pronti a scendere in piazza

“Siamo pronti a scendere in piazza – conclude Calabrò – per tutelare i loro diritti e quella dignità lavorativa per troppi anni calpestata. Questi lavoratori si ritrovano con uno stipendio di euro 832 euro lordi, bisogna evitare in tutti i modi che gli ex Pip vengano archiviati come un capitolo chiuso, già affrontato”.

“Il Presidente Schifani e la buona politica che ha portato a questo risultato – conclude Calabrò – così come si è impegnata per la contrattualizzazione ora si faccia parte attiva per il passaggio a full time”

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La “storia” degli ex Pip

Il processo di stabilizzazione dei lavoratori ex Pip del bacino “Emergenza Palermo” si protrae da diversi anni. Ad aprile, 700 lavoratori sono stati assunti, mentre per altri 227 sono state completate le procedure di pre-assunzione. Un passo fondamentale è stato lo stanziamento di 22,5 milioni di euro da parte del governo regionale per il triennio 2024-2026, avvenuto lo scorso luglio, poi un’altra delibera che stanzia altri fondi. Il 12 giugno scorso, la SAS ha ricevuto l’albo aggiornato dei lavoratori ex Pip da cui attingere per le assunzioni. Il 14 giugno, il Consiglio di Amministrazione della SAS ha approvato l’iter di assunzione e il relativo cronoprogramma.

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