Palermo

La Regione all’esame della Finanziaria, emendamenti dai partiti per centinaia di milioni

Il governo regionale, guidato dal presidente Renato Schifani e dall’assessore al Bilancio Alessandro Dagnino, è impegnato nella valutazione di un corposo pacchetto di emendamenti alla Finanziaria presentati dai partiti di maggioranza. Le proposte, che ammontano a una cifra compresa tra cento e duecento milioni di euro, dovranno essere attentamente esaminate per stabilire quali e quante potranno essere effettivamente integrate nella manovra finanziaria. Nei prossimi giorni, Palazzo d’Orleans sarà impegnato nella stesura del primo maxi-emendamento, con l’obiettivo di facilitare l’iter della Finanziaria in commissione Bilancio a partire da lunedì prossimo e di rispettare la scadenza prevista per il 20 dicembre.

Le richieste dei partiti di maggioranza: focus su stabilizzazioni, infrastrutture e sostegno al settore agricolo

Fratelli d’Italia, con un pacchetto di emendamenti del valore stimato tra i 60 e i 70 milioni di euro, ha presentato richieste che includono maggiori finanziamenti per gli Ato idrici, gli Istituti autonomi case popolari e gli aeroporti di Trapani e Comiso, con l’obiettivo di incentivare le compagnie aeree a operare in questi scali. Tra le proposte, anche una misura per coprire gli aumenti stipendiali dei consiglieri comunali e della giunta di Catania, non applicati lo scorso anno a causa della crisi finanziaria del Comune. La Lega, con emendamenti per circa trenta milioni, propone un ristoro per i Comuni che hanno stabilizzato il personale precario, anche in passato, senza ricevere aiuti regionali. Il capogruppo Salvo Geraci ha spiegato che, a partire dal 2025, questi Comuni riceveranno un contributo economico per ogni contratto di stabilizzazione, al fine di evitare disparità con le amministrazioni che hanno beneficiato di contributi simili dal 2019. Forza Italia si concentra sulla stabilizzazione del personale precario dei consorzi di bonifica e, in subordine, sull’aumento delle giornate lavorative fino a un massimo di 156 per chi non otterrà il posto fisso. Analogamente, la Lega propone un aumento delle giornate lavorative per i forestali, fino a 178, e la stabilizzazione o l’aumento delle giornate di impiego per i precari dell’Ente sviluppo agricolo. Inoltre, Marco Intravaia ha proposto uno stanziamento di 400 mila euro per i Comuni che adatteranno le spiagge per l’accesso delle persone con disabilità. Infine, quasi tutti i partiti hanno avanzato richieste per incrementare i contributi al settore agricolo e zootecnico, duramente colpito dalla crisi idrica e da diverse epidemie, come la Blue Tongue.

“Temi generali” e “temi territoriali”: la strategia del governo per la gestione degli emendamenti

Le proposte finora discusse riguardano i cosiddetti “temi generali”, ovvero non specificamente legati a singoli territori, a differenza dei contributi a enti o associazioni. Questi ultimi, che non sono esclusi, verranno presentati direttamente durante le votazioni in aula, sebbene un accordo preliminare preveda di limitarli a fondazioni ed enti ecclesiastici, mentre i fondi per eventi e manifestazioni dovrebbero essere gestiti dai Comuni. L’assessore Dagnino, dopo aver discusso le proposte con il presidente Schifani, ha sottolineato la necessità di valutare la fattibilità delle richieste pervenute, evidenziando che al momento il problema non è tanto l’ammontare della spesa, quanto la condivisione delle misure da adottare. Una volta individuate le priorità, si procederà a definire l’entità degli investimenti, tenendo conto del margine di manovra a disposizione del governo.

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Ipotesi di soluzione: approvazione delle misure con budget minimo e integrazioni successive

Per conciliare le numerose richieste con le risorse disponibili, l’assessore Dagnino ha ipotizzato l’approvazione delle misure con un budget minimo iniziale, creando nuovi capitoli di bilancio da integrare successivamente nel corso dell’anno attraverso le manovre correttive. Questa strategia consentirebbe di accogliere un maggior numero di proposte, riducendo i tempi di discussione e mantenendo l’obiettivo di approvare la Finanziaria entro il 20 dicembre. L’obiettivo di questa mediazione è rafforzare la coesione all’interno della maggioranza e affrontare l’opposizione che, finora, si è mostrata contraria

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