Il 2023 potrebbe essere l’anno della svolta per i conti della Regione siciliana ma non soltanto per quelli. Almeno secondo l’idea del Presidente della Regione Renato Schifani e la sua giunta che punta a chiudere entro il 31 dicembre due grandi “dossier” che sono sul tavolo del governatore fin dal suo insediamento.
I grandi temi per la prima vera svolta
Due grandi temi sono la rinascita delle province e la stabilità dei conti siciliani. Riguardo al primo tema nei giorni scorsi sono stati trovati, in commissione bilancio, i fondi per il 2024, necessari a garantire la copertura dei costi della rinascita degli organi elettivi delle province. servono, complessivamente, venti milioni di euro l’anno. In commissione bilancio l’apposito capitolo è stato dotato di circa 10 milioni sufficienti a coprire un periodo che va da luglio a dicembre 2024 e dunque a consentire lo svolgimento delle elezioni a giungo prossimo. Per risparmiare sulle spese elettorali, poi, si punta ad accorpare le prime elezioni per le nuove province ad una tornata già esistente, quella per il rinnovo del Parlamento europeo
Il calendario d’aula all’Ars
Trovati i soldi si tratta, ora, di far passare la norma al vaglio di Sala d’Ercole cosa che avverrà dopo un breve passaggio in prima commissione parallelamente alla trattazione della Legge di stabilità che accompagna il bilancio di previsione 2024 e il pluriennale 24-26. la conferenza dei capigruppo, conferma il Presidente Renato Schifani, ha messo nero su bianco un calendario che permetterà di arrivare ad approvazione entro il 31 dicembre evitando il ricorso all’esercizio provvisorio e dando certezza ai conti, indicazioni di spesa e soprattutto stabilità evitando interruzioni nella spesa pubblica. una stabilità auspicata dal mondo produttivo siciliano e necessaria al sistema economico dell’isola.
Il presidente Schifani
“L’obiettivo politico del governo – dice Schifani ai microfoni di Sesta rete e BlogSicilia – è quello di ridare alla Sicilia e ai siciliani una finanziaria in tempi normali ed evitare l’esercizio provvisorio. Confido sul senso di responsabilità dell’opposizione. Stiamo rispettano i tempi e contiamo di proseguire così. Devo dare atto all’opposizione di non aver assunto, fino ad oggi, atteggiamenti barricaderi, per cui la nostra attenzione nei confronti delle loro proposte sarà massima”
“Per quel che riguarda le province, dopo un breve passaggio in prima commissione confido su un iter abbastanza sereno perchè tornare a quel modello ritengo sia un gesto di civiltà perché la legge Delrio è fallita”
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