L’Ars riesce a macinare record, uno dopo l’altro. Alle 15,20 con 49 voti a favore 21 contrari e 3 astenuti la legge di stabilità della Regione siciliana ed il bilancio di previsione della Regione sono stati approvati. dopo una sospensione di circa un’ora l’aula ha approvato anche il bilancio corredato da una nota tecnica di variazione. Sono
stati 45 i voti favorevoli, 20 contrari e 4 gli astenuti. Il 15 marzo e’ il termine stabilito all’unanimità dalla conferenza
dei capigruppo per portare in Aula le norme stralciate dalla finanziaria regionale, racchiuse in un apposito disegno di
legge. L’aula si riunirà l’8 marzo per discutere il ddl suol demanio delle trazzere e alcune mozioni e interpellanze.
La Finanziaria 2016 sarà, comunque, ricordata come quella approvata con il maggiore ritardo possibile rispetto alla scadenza. Solo oggi, 2 marzo, infatti, sarà espresso il voto finale, 48 ore dopo la scadenza dell’esercizio provvisorio e con la macchina regionale paralizzata già da ieri e che tale resterà almeno fino a venerdì della prossima settimana quando, probabilmente, bilancio e finanziaria andranno in gazzetta ufficiale.
Nessuna ulteriore sorpresa, dunque, dopo il voto sull’articolato completato ieri sera. Stralciati una lunga serie di contributi e articoli di spesa che andranno, quasi certamente, in una legge stralcio anche se questa strategia dovrà essere,adesso, confermata dal governo da una parte e dalla conferenza dei capigruppo di oggi che dovrà stabilire l’ordine dei prossimi lavori d’aula.
Ma approvata la legge di stabilità torna ad aprirsi la partita con il governo nazionale, Baccei volerà a Roma a chiedere almeno i primi 500 milioni promessi presentando le norme approvate. Senza quelli quasi due settimane di liti in aula saranno state inutili.
Inutile sarà stato il prelievo da 50 milioni di euro dal Fondo pensioni dei regionali, inutile il prelievo di 127 milioni e 850 mila euro dal fondo sanitario, inutile la valanga di tagli che incideranno negativamente su tutto e su tutti.
Fra le norme che la maggioranza dice di voler fare subito per porre rimedio ai guasto della Finanziaria non c’è solo la legge stralcio che dovrebbe anche occuparsi del salvataggio dell’Oasi di Troina, c’è anche la proposta di legge, annuncia ,ma non preparata, per tornare a mettere un tetto agli stipendi dei manager che sono stati liberalizzati e dovrebbe esserci, solo per fare qualche esempio, anche la riforma di Riscossione Sicilia.
Intanto bisogna ottenere questi 500 milioni coscienti che lo strumento economico finanziario regge, comunque, solo fino a giugno o luglio. poi sarà necessaria una variazione e soprattutto che Roma non si fermi ai 500 milioni ma prosegua lungo la strada che porta fino a 1 miliardo e 400 milioni necessari per il 2016.
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