Palermo

La Regione approva il Bilancio consolidato e sblocca 200 assunzioni

Il governo regionale ha approvato il Bilancio consolidato 2023. Si tratta del documento contabile consuntivo che riunisce i risultati economico-finanziari del Gap (Gruppo amministrazione pubblica) composto dagli enti partecipati, controllati o strumentali della Regione.

Sblocco assunzioni in Regione

«Con l’approvazione del Bilancio consolidato da parte della giunta – dice il presidente della Regione, Renato Schifani – la Regione è prossima allo sblocco delle assunzioni. Oggi stesso gli uffici invieranno all’Assemblea regionale siciliana e ai revisori dei conti il documento finanziario per il via libera definitivo, così da permettere, nelle prossime settimane, lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi già espletati che consentirà di assumere oltre 200 nuovi dipendenti».

Miglioramento nella contabilità regionale

«La redazione di questo strumento finanziario – afferma l’assessore dell’Economia, Alessandro Dagnino – conclude l’iter relativo alla contabilità 2023 che è iniziato con il riaccertamento dei residui ed è proseguito con l’approvazione in giunta del Rendiconto generale 2023. Rispetto al documento relativo al 2022, migliora ancora la quantità dei soggetti che sono stati consolidati nel documento: da 73 si passa, infatti, a 95. Positiva, inoltre, anche la riduzione degli enti facenti parte del Gap che da 158 sono diminuiti a 136».

Il piano di rientro del disavanzo

Nella stessa seduta la giunta ha approvato il piano di rientro del disavanzo al 31 dicembre 2023, con cui il governo, alla luce del maxi recupero di 3,1 miliardi di euro, ha aggiornato le quote di risanamento dei conti regionali tarando il recupero del disavanzo sull’ammontare residuo pari a 897 milioni di euro.

Finanziaria alla prova dell’aula, il maxi emendamento raddoppia, tensione nelle opposizioni

Intanto non uno ma due maxi emendamenti nei quali far confluire tutta la spesa aggiuntiva per investimenti. Una legge di stabilità che sarà, alla fine, composta da 20 o 22 articoli al massimo ma con tute le “scelte” concentrate in due articoli. Sembra prendere forma così la finanziaria 2025 della Regione siciliana. Completata la discussione in Commissione bilancio la “trattativa” politica si sposta nelle stanze private. Il governo ha scelto di presentare un maxi emendamento dove far confluire tutte le proposte di investimento mentre i deputati, invece, della lunga sequenza di emendamenti in aula, trattano per far inserire le proprie proposte proprio nel calderone governativo. Tanto che adesso il governo pensa di spezzare in due le proposte e far confluire tutte le idee sposate dal governo nel primo maxi emendamento e le altre nel maxi emendamento numero due.

Chi propone e chi tratta

Ma se molti emendamenti sono passati in Commissione, c’è una frangia dell’opposizione che, invece, porta le proprie proposte in silenzio e promette il voto favorevole in cambio di attenzione a questo a quel territorio. Insomma non c’è più la tabella H, non ci saranno più, probabilmente, neanche i contributi a pioggia e forse neanche le “quote deputato” (quell’accordo fra maggioranza e opposizione che assegnava a ogni deputato una piccola fetta degli investimenti da portare nei propri territori in cambio della pax politica in aula) degli ultimi due anni, ma la trattativa delle stanze e delle, stanzette continua.

 

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