Il gup Marco Gaeta in abbreviato ha condannato due professionisti, l’architetto Massimo Gentile e il radiologo Cosimo Leone, e assolto “perché il fatto non sussiste” un giovane incensurato, Leonardo Gulotta, tutti arrestati il 27 marzo dell’anno scorso con l’accusa di essere i fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro.

A dieci anni è stato condannato Gentile mentre 8 anni a Leone. Le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto Paolo Guido e dei sostituti Gianluca De Leo, Bruno Brucoli e Pierangelo Padova.

La procura aveva chiesto per entrambi 12 anni per associazione mafiosa. Secondo le indagini, Gentile avrebbe prestato la sua identità al mafioso latitante consentendogli di acquistare una macchina e una moto, mentre Leone si sarebbe occupato del boss ormai malato durante un ricovero all’ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo, dove all’inizio di novembre del 2020, era stato sottoposto a un primo intervento dopo la diagnosi di tumore. Gulotta, invece, avrebbe messo a disposizione di Messina Denaro il suo numero di cellulare.