Gli intenti di riqualificazione del pontile di via Messina Marine, a Palermo, sono andati in cenere. L’area, sita nel quartiere Romagnolo, è stata data alle fiamme da ignoti intorno alle 18.30 di lunedì 27 settembre.
Una struttura costata nel lontano 2003 circa 2,5 milioni di euro, ormai lasciata all’abbandono più totale dal 2017, anno nel quale la piattaforma in legno ha subito azioni di vandalismo e danneggiamenti causati da roghi appiccati da piromani.
Romagnolo: Assemblea cittadina prima dell’incendio
Coincidenza ha voluto che, poco prima che la coltre di fuoco avvolgesse la struttura, si sia svolta un’assemblea civica del Movimento 5 Stelle. Un evento convocato per discutere dei PUC e del possibile impiego dei percettori del reddito di cittadinanza per servizi utili alla collettività. Fra questi i progetti di riqualificazione urbanda, della quale doveva diventare simbolo anche il pontile di via Messina Marine. Il resto, come si suol dire, è storia.
La passerella era stata inoltre oggetto, proprio nelle scorse settimane, anche di un’interrogazione presentata dalla deputata regionale dei M5S Roberta Schillaci. “Un pericolo per l’incolumità dei cittadini e una potenziale bomba ecologica, la Regione intervenga”. aveva dichiarato l’esponente grillina di Palazzo dei Normanni. Anche in virtù di ciò, gli esponenti pentastellati avevano deciso di darsi appuntamento proprio sul posto.
Presenti i deputati nazionali Adriano Varrica e Roberta Alaimo, il consigliere comunale Antonino Randazzo e il rappresentante della II Circoscrizione Pasquale Tusa. Proprio quest’ultimo, aveva parlato dei progetti di riqualificazione del sito durante la nostra live del primo pomeriggio. Lo stesso consigliere aveva fatto riferimento a dei sondaggi, praticati sui piloni del pontile, per verificarne la stabilità.
Randazzo (M5S): “Siamo senza parole”
Una consulta terminata intorno alle 18.00. Poi, qualche minuto dopo, le fiamme hanno devastato tutto. Un episodio che ha colpito molto l’ex capogruppo grillino a Sala delle Lapidi Antonino Randazzo, che ha così commentato l’accaduto ai nostri microfoni.”Siamo senza parole – commenta ai nostri microfoni l’ex capogruppo -. Qualcuno vuole infrangere il sogno di riqualificazione della costa sud. Attendiamo di capire cosa sia successo. Fino alle 18:00 eravamo lì insieme ad alcuni cittadini di Romagnolo per un incontro per parlare di riqualificazione del territorio e di reddito di cittadinanza”.
Da ricostruire adesso la dinamica. Chiaramente, per la riqualificazione dell’area, tutto si complica. Difficile che l’ennesimo incendio non abbia danneggiato ulteriormente la struttura. Un plesso che rischia di finire ancor di più nel degrado e nell’incuria. Un pugno in un occhio nell’ottica di un più vasto progetto di riqualificazione del lungomare di Romagnolo.
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