“La Città Futura” è il tema dell’ottava edizione del Festival delle Letterature migranti, ideato da Davide Camarrone, diretto da un comitato di cui, insieme a lui, fanno parte Dario Oliveri, Simone Arcagni, Giuseppe Cutino, Agata Polizzi e organizzato con il patrocinio del Comune di Palermo e il sostegno di Fondazione Sicilia, Fondazione Federico II e Istituto Valdesi.
Doppia programmazione ai Cantieri Culturali della Zisa
Un’edizione che per il 2022 avrà una doppia programmazione tra ottobre e novembre e una nuova sede: i Cantieri Culturali alla Zisa che con i loro molti spazi, la lunga storia e i numerosi operatori culturali che vi lavorano e con i quali il FLM ha stretto sinergie renderanno il Festival ancora più comunitario, espressione di una città intera, in movimento e in ascolto.
A ottobre letteratura e musica
Dal 12 al 16 ottobre si dispiegheranno la sezione letteraria e la sezione musicale con la presentazione di libri, dibattiti, incontri nelle scuole e momenti dedicati al documentario, alla musica e alle danze dal mondo.
A novembre spazio al linguaggio teatrale e artistico
Dal 23 al 27 novembre, si darà spazio agli altri linguaggi del festival: teatrale e artistico con la presentazione di spettacoli e progetti inediti prodotti da FLM.
La presentazione del programma il 3 ottobre
Il programma completo di questa edizione sarà presentato in conferenza stampa all’oratorio Santi Elena e Costantino, sede della Fondazione Federico II (Piazza della Vittoria, 23), il 3 ottobre alle ore 11 dal board e dai partner del Festival.
Una nuova narrazione del presente
“La scelta di intitolare questa nuova edizione del nostro Festival, l’ottava, a “La città futura”, nasce da una riflessione sulla polis, in continuità con la riflessione condotta nelle edizioni precedenti. – dice Davide Camarrone – La metropoli asfissiante di un tempo è in potenza la neopoli dei nostri tempi oggi capace di rinascere nella relazione immateriale tra soggetti e luoghi separati. Il cambiamento climatico e la crisi della democrazia sono alla base di una nuova narrazione del presente. Abbiamo scelto, per questa riflessione, un laboratorio vitale: i Cantieri Culturali della Zisa. Linguaggi differenti e appuntamenti dislocati nel tempo ci accompagneranno da ottobre a novembre”.
Una città fluttuante
In linea con questa accezione la grafica: dieci città future, elaborate dall’intelligenza artificiale stable diffusion su prompt di Salvo Leo (Tundesign).
Il prompt è l’elenco di parole che si invia all’Intelligenza artificiale per “tradurle” in immagini: in questo caso, in città del futuro. L’immagine leader della serie, è una città fluttuante dove il costruito domina sull’uomo e sullo skyline.
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