Una birra per tutti i gusti. Ci sono pinte che lasciano un retrogusto dolce, altra decisamente più amaro. Un po’ l’effetto che il Beer Bubles Fest, evento enogastronomico che ha aperto i battenti ieri sera in piazza Castelnuovo, ha lasciato nella bocca della varie anime del centrodestra. A cominciare dalla location che, come ogni birra ipa che si rispetti, ha dato un retrogusto amaro soprattutto all’ala di Fratelli d’Italia. Stefano Santoro prima e Raoul Russo poi hanno serviro un boccale decisamente freddo nelle mani dell’assessore della Nuova DC Giuliano Forzinetti, criticando aspramente la scelta dell’Amministrazione di organizzare l’evento alle soglie del teatro Politeama. E, proprio l’alfiere di Totò Cuffaro in Giunta, ha deciso di tenere un atteggiamento soft, facendo trasparire dalle sue parole però qualche tonalità vitignosa ed aspra.
Volendo continuando a parafrasare lo scontro politico con le tonalità che può assumere il luppolo, quella inflitta da Stefano Santoro e da Raoul Russo, più o meno a titolo personale, è una sbornia difficile da digerire per la Nuova DC. L’avvocato, considerato molto vicino all’ala del vicesindaco Carolina Varchi, ha tenuto un atteggiamento in stile “strong ale”, definendo l’evento una “fiera di paese”, lamentandosi non solo della location ma anche di una serie di aspetti organizzativi. Il senatore palermitano ha tenuto invece tonalità più vicini ad una birra blanche, leggera ma dal retrogusto pungente, chiedendo “maggiore oculatezza” nella scelta degli eventi da effettuare nelle piazza storiche palermitane. Parole a cui l’assessore Giuliano Forzinetti non ha voluto replicare direttamente ma, un po’ come una birra rossa tostata però, nasconde parole che sanno di retrogusto pungente: “mi fa piacere che il gruppo di Fratelli d’Italia si interessi così tanto al tema degli eventi”.
“In vino veritas”, usavano dire i latini. Ma nemmeno la birra sembra scherzare. Parole, quelle dell’esponente della Nuova DC, che richiamano alla memoria il durissimo scontro in Consiglio Comunale proprio con la punta di diamante dei meloniani a Sala delle Lapidi, ovvero Giuseppe Milazzo. In quell’occasione, l’eurodeputato criticò aspramente la sovrapposizione di due eventi per organizzare la Fiera Campionaria del Mediterraneo, saltata poi per le condizioni in cui versano i padiglioni di via Sadat. Fu necessaria addirittura una riunione di coalizione per mettere d’accordo le anime del centrodestra, che oggi però tornano ad infervorarsi. E nemmeno un giro di birre sembra poter calmare gli animi, in un momento nel quale la maggioranza è tornata a parlare di un tema di cui Roberto Lagalla farebbe a meno in questo momento, ovvero il rimpasto.
Al netto delle polemiche politiche, l’evento ha aperto i battenti. Ospitato in precedenza a Villa Filippina, la manifestazione dedicata ai fans del luppolo è tornata in strada, più precisamente nella zona del teatro Politeama (piazza Castelnuovo e piazza Ruggero Settimo). Sono trentuno i birrifici presenti, con dieci punti ristori e quindi installazioni annessi. All’interno dell’evento si potranno effettuare degustazioni a suon di musica e di workshop dedicati al mondo della birra. L’evento segue le regole di un villaggio enogastronomico. All’interno si potrà consumare solo attraverso l’acquisto di token, ovvero dei tagliandi con cui si ci potrà recare nei vari stand ed acquistare le birre o le pietanze dell’area food. Ogni token costa due euro, mentre il bicchiere riutilizzabile da usare nell’evento ha un prezzo di tre euro.
L’evento dispone di un’area destinata alla degustazione delle birre artigianali e di un’area food. All’interno non sono disponibili posti a sedere. Tanti i curiosi che hanno deciso di recarsi in piazza Castelnuovo per gustarsi una birra in compagnia. Una folla che però ha dovuto fronteggiare una difficoltà logistica un po’ particolare. Alcune macchine (alla cui guida vi erano probabilmente dei residenti) sono passate all’interno dell’area dedicata agli stand, facendosi strada a passo d’uomo fra le centinaia di persone presenti in piazza. Una cosa abbastanza strana che ha fatto storcere il naso ai presenti, che hanno dovuto defilarsi per permettere ai mezzi di passare.