• 397esima edizione del Festino di Santa Rosalia
  • Palermo celebra la sua Patrona
  • Sarà un ‘Festino a metà’ a causa delle misure di contenimento del Covid19
  • Niente sfilata del Carro della Santuzza lungo il Cassaro stasera né processione religiosa domani
  • I fuochi d’artificio in 5 diverse zone della città per evitare assembramenti

Come ogni anno, è arrivato per Palermo il momento di celebrare la sua Patrona, Santa Rosalia.
Ma quest’anno, a causa delle misure di contenimento del Covid19, non ci sarà la tradizionale sfilata del Carro della Santuzza lungo il Cassaro, né la solenne processione religiosa di domani.

Il Carro di Santa Rosalia ai Quattro Canti

Palermitani e turisti potranno tuttavia ammirare il Carro di Santa Rosalia fermo ai Quattro Canti, nel cuore del centro storico, dove rimarrà fino a domani.
Il carro è una vera e propria opera d’arte che è stata oggetto di recupero e restauro (costato 24mila euro) a cura della VM Agency Group e dello scenografo Fabrizio Lupo che, insieme a 35 maestranze, ha curato gli interventi. Lupo è stato anche l’ideatore del carro nel 2019. Alto 11 metri e mezzo e dal peso di 9 mila chili, era stato costruito dai detenuti del carcere Ucciardone di Palermo proprio nel 2019, all’interno della casa circondariale, su progetto dell’Accademia di Belle Arti, in occasione del 395° Festino ed adesso recuperato dopo essere stato oggetto di atti di vandalismo.

Stasera i giochi pirotecnici

Sono previste 5 zone per i giochi pirotecnici – per evitare assembramenti – lungo la costa palermitana e in particolare: Acquasanta, Arenella e Sant’Erasmo che ricadono dentro l’area di pertinenza dell’Autorità portuale; Mondello e Sferracavallo. Ma non saranno i classici e lunghi fuochi d’artificio, solo fuocherelli che avranno una durata massima di 20 minuti ciascuno.

Ordinanza del sindaco vieta la vendita di superalcolici

Di certo, tanta sarà la gente che stasera si riverserà in strada. Niente superalcolici per il Festino di Santa Rosalia numero 397. E’ infatti arrivata infatti l’ordinanza del sindaco Leoluca Orlando, la 120, che prevede in occasione dei festeggiamenti in onore della Santuzza, alcune restrizioni per motivi di sicurezza. L’ordinanza avrà valenza dal 14 luglio fino alle 3 del mattino del 15 luglio.
L’ordinanza prevede il divieto di commercializzare bevande superalcoliche e che la vendita di bevande commercializzate in contenitori di vetro e di alluminio sia effettuata solo dopo che le stesse siano state versate in contenitori biodegradabili e compostabili. Le bevande contenute in bottiglie di plastica devono inoltre essere private del tappo.
Il divieto di vendita è esteso a tutti gli esercenti pubblici, sia stanziali che ambulanti che operano nei sottoelencati siti e zone limitrofe: Corso Vittorio Emanuele; Piazza Marina; Via Cala; Foro Umberto I; Zona Piazza Kalsa; Via Lincoln; Zona Stazione Centrale (Piazza Giulio Cesare); Piazza Fonderia; Borgata marinara S. Erasmo; Borgata marinara Acquasanta; Borgata marinara Mondello; Borgata marinara Sferracavallo; Via Maqueda.
Nell’ordinanza si legge che “fatta salva l’applicazione delle norme preordinate al contrasto di illeciti penali ed amministrativi, che alla violazione delle disposizioni della presente Ordinanza sia applicata, oltre alle sanzioni previste dalla specifica normativa, la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 25 euro a 500 euro per ogni violazione accertata ai sensi di quanto normato dall’art. 7 bis del D.Lgs. n. 267/2000”.

Il presepe ‘sospeso’ alla cattedrale di Palermo ed il conta preghiere di Santa Rosalia

Un “presepe sospeso” sulla Cattedrale per chiedere la protezione di Santa Rosalia. Dopo i Solenni Vespri Pontificali, stasera alle 20,30 sul sagrato della cattedrale, in cielo a diversi metri di altezza, prenderanno vita due diverse installazioni luminose en plein air, riunite sotto il comune titolo, “Rosalia, Luce mia”, progetto firmato e prodotto da Stefania Morici. Cubi e cerchi, figure e focus luminosi si alzeranno in cielo, e resteranno scenograficamente sospesi fino al 10 settembre, inglobando anche il 4 settembre, altra data legata al culto della patrona. Si tratta di un allestimento splendente, molto scenografico che unisce il lavoro di due artisti pop come Anna Cottone e Sergio Caminita. All’accensione, prevista come detto per le 20,30 sul sagrato della cattedrale di Palermo, saranno presenti il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, il sindaco Leoluca Orlando, l’assessore alle Culture, Mario Zito, padre Sarullo, parroco della Cattedrale e il presidente di Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore.
In occasione del Festino, è stato esposto, alla venerazione dei fedeli, il conta preghiere di Santa Rosalia, sinora conservato nel Tesoro della Cattedrale in due diversi reliquiari, contenente uno i grani e l’altro la croce.
E’ stato realizzato un reliquiario in argento per ricongiungere l’unico oggetto ritrovato insieme ai resti mortali della santa.

Una mostra su Santa Rosalia al Museo Salinas

Al Museo archeologico regionale Salinas oggi l’inaugurazione di un’esposizione dedicata alla Santuzza protettrice della città. L’apertura in concomitanza col nuovo appuntamento di VaccinArte.
La mostra esporrà stampe del seicento e del settecento, doni votivi anatomici di cui alcuni in terracotta provenienti dall’antica città campana di Cales del IV- II secolo a.C. raffiguranti mani, piedi e uteri, raffigurazioni riferibili ad edizioni del Festino della fine dell’ottocento.
La Santa ebbe il primo luogo di culto proprio nell’area dell’Olivella dove, alla fine del XVI secolo, sorsero la chiesa di San Ignazio e il Convento dei Padri Filippini che è sede, dal 1866, del Museo Archeologico.
Secondo la tradizione popolare, in età normanna, in questa zona sorgevano i possedimenti dei Sinibaldi, la famiglia di appartenenza di Santa Rosalia e in età medievale, nell’area denominata Olivella, venne edificata una piccola Chiesa dedicata alla Santa. Di questo antico e venerato luogo di culto rimane ancora oggi memoria nella Cappella della Chiesa di Sant’Ignazio dedicata a Santa Rosalia. Anche all’interno del Museo, una bella immagine attribuita a Guglielmo Borremans, che decora la Cappelletta di Casa, testimonia la persistenza del culto in quest’area della città.
“Il nesso tra Rosalia e il Museo, evidenziato dal dato topografico, viene – dice la direttrice del Museo Salinas, Caterina Greco – raccontato attraverso una selezione di stampe del Sei e Settecento, conservate nella Biblioteca del Museo, e da alcuni doni votivi anatomici, databili dal IV al II secolo a.C., provenienti da un santuario dell’antica città campana di Cales esposti con un orecchio in argento dal Santuario della Malophoros a Selinunte che, nella loro somiglianza con gli ex voto offerti oggi dai fedeli, attestano la continuità di una pratica religiosa legata alla salute, alla speranza di vita e al fiducioso ricorso al divino”.

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