Grande fermento per il 400esimo festino di Santa Rosalia. Quest’anno la celebrazione della fanciulla prima e santa dopo, sarà arricchita da numerose novità: L’anno rosaliano presentato nei mesi scorsi a New York, in Cina (nella città di Chengdu) e a Londra, sarà occasione di rilancio internazionale delle tradizioni e della cultura appartenente alla città di Palermo.
All’evento, tra folclore e innovazione, hanno lavorato il Sindaco Roberto Lagalla, l’assessore comunale alla cultura Giampiero Cannella, il direttore artistico del festino Marco Balich e Don Filippo Sarullo in rappresentanza dell’arcivescovo Corrado Lorefice.
Ripercorriamo le tappe della storia della “Santuzza” e patrona del capoluogo siciliano.
Storia della Santa
Santa Rosalia è una figura storica vissuta nel XII secolo in Sicilia. Nacque in una famiglia nobile, figlia di Sinibaldo Sinibaldi signore della Quisquina e di Maria Guiscardi, legata alla corte normanna di Ruggero II. La giovane fu promessa sposa ad un cavaliere, Baldovino, ma Rosalia decise di rinunciare a questa vita per diventare eremita.
Si ritirò in una grotta sul Monte Pellegrino a Palermo, dove morì nel 1170. Nel 1624, Palermo fu colpita da una terribile epidemia di peste nera, portata da un brigantino proveniente da Tunisi carico di appestati. Dopo che una donna malata vide una monaca bianca nella grotta di Santa Rosalia, la peste si arrestò e il popolo attribuì la guarigione alla santa.
Le spoglie di Santa Rosalia furono ritrovate nella grotta e portate in processione per la città, ponendo fine alla pestilenza. Questo evento la rese santa patrona di Palermo e la sua festa, celebrata il 15 luglio, è uno degli eventi più importanti della città.
Il festino di Santa Rosalia
Ogni anno, dall’11 al 15 luglio, Palermo si tinge di colori e di festa per celebrare il festino di Santa Rosalia, un evento che affonda le radici nel 1624, quando la città fu colpita da un terribile epidemia di peste. La tradizione vuole che la processione del carro trionfale, ornato di fiori e sormontato da una statua della Santa, ripercorra l’antico itinerario che, secondo la leggenda, le reliquie di Santa Rosalia avrebbero attraversato durante la peste.
Il carro della “Santuzza”, realizzato da abili artigiani e ricco di decozioni, è il fulcro del festino. L’itinerario della processione, che parte dalla cattedrale e raggiunge la marina, attraversa il cuore della città passando per il Cassaro, Porta Felice e i Quattro Canti.
Il corteo storico, con i suoi costumi seicenteschi, accompagna il carro, mentre musiche e canti tradizionali riempiono l’aria di atmosfera festosa. La processione culmina in una spettacolo pirotecnico. L’itinerario, vuole simboleggiare il passaggio dalla morte (la peste) alla vita (il mare, che verrà illuminato dai fuochi d’artificio).
Le novità del 400esimo festino di Santa Rosalia
Il Festino di Santa Rosalia si rinnova. Palermo si prepara ad accogliere “U festinu” ricco di sorprese e di novità: il percorso del carro trionfale, simbolo del festino, prenderà il via da Palazzo Reale, ma con un elemento inedito. Il contenuto del carro rimarrà celato, come a simboleggiare il mistero che avvolge la peste e la sua fine e lo svelamento avverrà poco dopo la partenza, sul piano della cattedrale. La processione proseguirà poi verso i Quattro Canti, uno dei luoghi simbolo di Palermo, per poi giungere a Porta Felice.
Ultima particolarità inoltre, la presenza di altri carri a circondare quello della Santa e un’esibizione canora sulla quale al momento non è stato svelato alcun dettaglio.
Commenta con Facebook