Fitta agenda di impegni per il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, in occasione del 398° Festino di Santa Rosalia.
Questa mattina il primo cittadino ha donato un omaggio floreale alla patrona di Palermo presso il santuario di Santa Rosalia sul Monte Pellegrino.
Dopo la deposizione dei fiori, si è intrattenuto con i pellegrini che di buon’ora si sono recati al santuario, tra questi anche stranieri.
A seguire, ha partecipato alla Santa Messa Pontificale celebrata in Cattedrale dall’arcivescovo di Palermo, S.E. Mons. Corrado Lorefice.
Il sindaco di Palermo prenderà parte nel pomeriggio alla solenne processione con le reliquie di Santa Rosalia. Il corteo guidato dall’Arcivescovo Lorefice partirà alle ore 18.30, percorrerà corso Vittorio Emanuele per giungere a piazza Marina.
Ieri sera Lagalla, è salito, ai Quattro Canti, e per la prima volta da sindaco della città, sul Carro trionfale di Santa Rosalia per gridare, come da tradizione “Viva Palermo e Santa Rosalia”.
Ai cronisti presenti ha spiegato: “Ci sono tanti palermitani, tanti turisti e una grande voglia di riprendere dopo due anni di pandemia.
Una nuova pagina che speriamo di potere, insieme a tutti i palermitani, aprire per il bene di questa città, sotto la benedizione di Santa Rosalia”.
E non poteva mancare l’arcivescovo della città, Corrado Lorefice, che, davanti alla Cattedrale, ha benedetto il Carro trionfale spiegando il senso profondo di questo Festino che ha segnato un ritorno alla ‘normalità’ e ai festeggiamenti dopo lo stop imposto dalla pandemia: “E’ un Festino che dà un senso di speranza ma che ci chiede una corresponsabilità. Non c’è speranza se non c’è corresponsabilità. Palermo è una città che ha bisogno di rinascere, di uscire fuori da tante sue ferite, da tante urgenze. Per questo però è bene che ci ritroviamo, che possiamo ritrovare questo senso bello di una comunità cittadina che appunto si ritrova attorno alla Santuzza. Questa donna meravigliosa ci dice che è possibile continuare a seminare perché si possa riscuotere anche un bottino di novità di vita di cui ha bisogno questa città.
Non dimentichiamo che noi leghiamo la figura di Santa Rosalia alla peste ma lei ha assunto le ferite di questa città anche se sembra isolata. Rosalia continua a vivere in ogni uomo e ogni donna che fa sul serio, che ama questa città, non con le parole ma con i fatti”.
Questo l’itinerario della solenne processione che si terrà stasera: corso Vittorio Emanuele, Quattro Canti (canto del Te Deum e affidamento alla Città), piazza Marina (accoglie la Santuzza il Coro delle voci bianche del Conservatorio V. Bellini) e Messaggio dell’Arcivescovo alla Città. Ritorno della processione per corso Vittorio Emanuele, Quattro Canti, via Maqueda, discesa dei Giovenchi, piazza S. Onofrio, via Panneria, piazza Monte di Pietà (sosta dinanzi alla prima edicola votiva dedicata alla Santuzza), via Judica, via Gioiamia, via M. Bonello e rientro in Cattedrale.
Segue l’Urna dall’uscita sino a piazza Marina il Complesso Bandistico “Cav. Michele Cascino” e al ritorno la Banda Musicale “A. Marinuzzi” – Città di Palermo dei Maestri Giovanni e Salvatore Bottino.
Ore 23.00: Spettacolo pirotecnico nel sagrato della Cattedrale.
“E’ stato un Festino emozionante, partecipato e dal sapore di una definitiva ripartenza per tutta la città”. Lo ha detto stamani il sindaco Roberto Lagalla che ha aggiunto: “Voglio ringraziare l’Arcivescovo Corrado Lorefice, in particolare per il suo messaggio ai cittadini palermitani, il Prefetto, il Questore, i rappresentati delle Forze dell’ordine e della polizia municipale e le donne e gli uomini della Croce Rossa e della Protezione Civile che hanno permesso di vivere il Festino in sicurezza e in un clima di gioiosa partecipazione e quanti hanno contribuito all’organizzazione e alla realizzazione del Festino, che ha visto aggregarsi attorno alla richiesta del Comune le tante istituzioni culturali e gli artisti della nostra città che hanno espresso qualità, per ciò che hanno prodotto, e generosità. Così come voglio ringraziare tutte le maestranze, gli artigiani e chi ha contribuito al traino del carro e gli sponsor pubblici e privati che hanno permesso di mettere in piedi in pochi giorni un Festino nato all’insegna della coralità. Credo che quella di ieri sia stata una emblematica e simbolica convergenza di disponibilità, impegno e lavoro. Mi auguro che tutto questo possa essere da stimolo e, soprattutto, una promessa per la nostra città”.