Mentre Palermo si appresta a celebrare l’edizione 398 del Festino, il tracciato che porta al santuario di Monte Pellegrino giace in condizioni pessime. Nel giorno della ricorrenza in onore di Santa Rosalia, siamo tornati su quella che è in gergo conosciuta come Scala Vecchia, ovvero il percorso storico-culturale che fa da apice a uno dei due punti d’arrivo dell’Itinerarium Rosaliae. Strada irta di ostacoli e pericoli per la pubblica incolumità, tanto da renderne necessaria la chiusura. L’area attende da tempo interventi di messa in sicurezza per i quali peraltro erano stati rintracciati i fondi necessari, poi andati persi per problemi burocratici.
Scala Vecchia abbandonata all’incuria
La Scala Vecchia di Monte Pellegrino risulta chiusa al transito in virtù di un’ordinanza emessa dal sindaco Leoluca Orlando il 14 agosto 2020. Atto rinnovato con successivi aggiornamenti. Fra questi, un’ordinanza dell’aprile 2021, con la quale si imponeva lo sbarramento dell’ingresso alla Scala Vecchia e in tutte le intersezioni con via Pietro Bonanno. Fatto che, almeno sulla carta, dovrebbe impedire gli accessi del pubblico alla nota strada della riserva di Monte Pellegrino. Ma, in realtà, ciò non avviene. Le reti molto spesso risultano prive dei sostegni con i ferri innocenti, evidentemente trafugati da qualcuno. Inoltre, le stesse, hanno subito diversi danni e non sono utilizzabili.
In pratica, chi arriva all’ingresso della Scala Vecchia non rintraccia sentori di una chiusura. Circostanza che spinge gli ignari cittadini e turisti ad accedere al percorso, servendosi a volte anche di biciclette. Ad onor del vero, anche la cartellonistica presente all’ingresso della Scala Vecchia è abbastanza ambigua: da un lato un segnale di divieto di transito pedonale, dall’altro la scritta “transitare con prudenza”. In altre parole, l’ordinanza c’è ma in pochi la conoscono. Da capire però se la stessa avrò un’estensione alle celebrazioni di quest’anno. Il 4 settembre è distante più o meno 45 giorni e, visto l’allentamento delle restrizioni, i palermitani sperano di potere ripercorrere la Scala Vecchia in corrispondenza delle celebrazioni religiose.
Servono lavori di messa in sicurezza
Ma, oltre a dover sperare che la pandemia non abbia un nuovo picco che imponga un nuovo rinvio, c’è da fare i lavori di messa in sicurezza. Almeno quelli più urgenti visto che, per rimettere in sesto la Scala Vecchia, servirebbe un quantitativo ingente di risorse economiche. Per l’essenziale, basterebbero circa 40.000 euro. Fondi con cui gli operai dovrebbero installare alcune reti di protezione nelle “fughe” iniziali, ovvero quelle in cui sono presenti alcuni fossati naturali. Ciò in modo da impedire eventuali incidenti. Risorse reperite negli scorsi mesi ma che, a causa di problemi burocratici, sono andate perse.
Fatto rappresentato in una nota del 23 febbraio dal Capo Area della Protezione Civile Dario di Gangi. “Dal momento che nel corso dell’esercizio provvisorio è consentito impegnare solo spese correnti ed interventi di somma urgenza – ha scritto il tecnico -, questo Servizio di Protezione Civile non ha potuto procedere all’affidamento dei lavori in quanto il Piano Esecutivo di Gestione non è stato approvato dal Consiglio Comunale entro il 31 dicembre 2021, in ogni caso, entro un tempo utile per l’affidamento dei suddetti dei lavori. Si rappresenta che, nell’anno in corso, le somme non sono più disponibili e il bilancio non è stato ancora approvato“.
Una sorta di paradosso sul quale ha detto la sua anche il nuovo sindaco di Palermo Roberto Lagalla. Durante la puntata di Talk Sicilia andata in onda mercoledì 13 luglio, il primo cittadino ha annunciato sviluppi sulla vicenda della messa in sicurezza della Scala Vecchia. “Gli uffici mi hanno informato che l’Amministrazione ha in programma un intervento di ripristino. Ciò in modo tale da rendere agibile la Scala Vecchia nel momento in cui la gran parte dei palermitani ascende al santuario, ovvero il 4 settembre”.
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