Rifiuti ammassati per le strade di Palermo. E’ questa la scena che si può notare in molti quartieri, dal centro alle periferie. Ci sono alcuni cittadini che giurano di aver visto i cassonetti sotto casa traboccare per tre giorni di fila, dal 24 al 26 dicembre scorsi. Un’infinità per un territorio così popolato. Ed inevitabilmente i problemi portano ad un proliferare di munnizza che finisce per traboccare nelle strade, creando vere e proprie mini discariche abusive.
C’è un doppio problema che si intreccia in giornate come queste. Da una parte sicuramente l’assetto del servizio di raccolta della Rap, la società del Comune di Palermo. La carenza di personale è ampiamente risaputa. Nelle giornate festive si a vita al progetto “Presenza a lavoro” che prevede su base volontaria a chi vuole lavorare un incentivo sull’indennità giornaliera. Ma questo da solo non può bastare. Anche per le feste portano anche ad un maggior consumo e quindi ad un aumento dei rifiuti a Palermo così come altrove. In più c’è sempre il fenomeno degli abbandoni scellerati. Insomma, problemi su problemi.
Oltre all’ammassarsi dei rifiuti puntualmente si verifica a Palermo anche il fenomeno degli incendi appiccati ai cassonetti e alle discariche. Questa volta però i carabinieri sono riusciti anche a beccare gli autori di questi raid. Protagonisti due minorenni a Palermo, entrambi segnalati alla competente Procura per il reato di danneggiamento seguito da incendio. Ad operare i carabinieri del nucleo intervenuti in via Beato Angelico, nel quartiere di Passo di Rigano. I militari sono intervenuti dopo che erano stati segnalati alcuni cassonetti dei rifiuti in fiamme. Al loro arrivo hanno notato i due ragazzini darsi alla fuga a bordo di una bicicletta elettrica. Dopo un breve inseguimento i carabinieri hanno bloccato ed identificato i due minorenni. Entrambi sono stati affidati alle rispettive famiglie, l’incendio spento da una squadra dei vigili del fuoco.
In questi giorni a Palermo ci sono stati diversi incendi di rifiuti anche in via Principe di Granatelli, in via don Orione, in via Resurrezione, in via Di Giorgio e in via Tiepolo. Un’escalation senza soluzione di continuità che va avanti da lungo tempo. Un po’ collegata ai problemi del servizio di raccolta, un po’ alla scarsa cultura del rispetto dell’ambiente.