Misure di sicurezza straordinarie a Palermo in occasione della Festa per i 72 anni della Repubblica italiana.
Il 2 giugno é stato festeggiato come sempre in piazza Vittorio Veneto la così detta statua ma sia su via Croce Rossa che su via libertà dai due lati della piazza sono comparsi i jersey a chiudere il traffico e impedire il passaggio di auto e moto. Si temeva forse un attentato come mai prima d’ora.
Transenne anche al centro della piazza nell’area pedonale per limitare anche l’avvicinamento dei pedoni al memoriale.
Ma cosa si festeggia esattamente oggi?
Il 2 e 3 giugno 1946 si tenne un referendum istituzionale con il quale gli italiani scelsero quale forma di Stato dare all’Italia, repubblica o monarchia. Oltre 24 milioni di italiani votarono, per la prima volta a suffragio universale, e la maggioranza scelse la repubblica. In ricordo di quella data, nascita dell’Italia moderna (al pari del 14 luglio in Francia o il 4 luglio negli Usa), il 2 giugno divenne Festa della Repubblica italiana: la prima celebrazione già nel 1947 e la prima parata militare nel 1948. Il 2 giugno fu definitivamente dichiarato festa nazionale nel 1949.
I risultati ufficiali del referendum furono annunciati il 18 giugno 1946, e fu quel giorno che la Corte di Cassazione proclamò ufficialmente la nascita della Repubblica Italiana: 12.718.641 italiani avevano votato a favore della repubblica, 10.718.502 a favore della monarchia e 1.498.136 avevano votato scheda bianca o nulla. Lo spoglio del risultato mostrò chiaramente che l’Italia era divisa in due metà. Nel nord Italia la repubblica vinse in quasi tutti i centri urbani principali, mentre al sud il voto fu quasi ovunque prevalente per la monarchia (a Napoli 900 mila voti per la monarchia contro 250 mila per la repubblica; a Palermo quasi 600 mila contro 380 mila); a Roma i voti per la monarchia superarono di poco quelli per la repubblica (circa 30 mila schede). La repubblica ottenne il risultato più ampio a Trento, dove conquistò l’85 per cento dei consensi.