“Il più importante business criminale su cui si regge cosa nostra e che coinvolge anche gran parte della criminalità comune, il commercio di sostanze stupefacenti, vede oggi una diffusione pervasiva soprattutto nelle giovani generazioni, nelle scuole e nei luoghi del divertimento.

L’uso di certe sostanze di crescente diffusione provoca danni irreversibili alla psiche ed i loro effetti si manifestano nelle nostre strade con devianze comportamentali di giovani e giovanissimi, che esplodono, con sempre maggiore frequenza, in atti di violenza inconsulta e fine a se stessa nei confronti di passanti o con azioni criminali di maggiore gravità”.

Lo ha detto il questore Leopoldo Laricchia nel corso della 171 festa della polizia che si è svolta a Palermo nella base del reparto Volo a Boccadifalco a Palermo.

Fenomeno baby gang

“Il fenomeno delle baby gang o, più propriamente dei branchi selvaggi, durante l’anno appena trascorso si è manifestato anche a Palermo, impegnando le strutture di prevenzione ed investigative della Polizia di Stato nell’individuazione e disarticolazione attraverso un cospicuo numero di arresti di una baby gang strutturata sul modello di quelle presenti nelle metropoli del nord, auto definitasi Arab zone 90133, che pubblicizzava le proprie azioni criminali sui social – ha aggiunto il questore – Emblematici i numerosi episodi di aggressione in branco, con lancio di pietre, bottiglie e petardi, ai mezzi ed agli operatori della R.A.P., dei Vigili del Fuoco e delle Forze di Polizia intervenuti lo scorso 18 marzo per spegnere le cosiddette vampe di San Giuseppe. In certe realtà urbane il solo barlume di speranza viene dalla dedizione di molti insegnanti delle scuole che operano con grande spirito di servizio, e del volontariato, che molte volte sono l’unico prezioso appiglio di solidarietà e legalità”.

Criminalità mafiosa

“Tornando alla criminalità mafiosa, possiamo affermare che tutte le operazioni antimafia degli ultimi anni ci restituiscono un quadro dell’organizzazione criminale dedita soprattutto al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti e, in alcuni quartieri, al racket sulle attività economiche, con frequenti e continui tentativi di riorganizzare gli organi di vertice e coordinamento, puntualmente individuati e contrastati dalla magistratura e dagli uffici investigativi delle forze di polizia attraverso centinaia di arresti e sequestri di patrimoni”. Ha aggiunto il questore Leopoldo Laricchia nel corso della 171 festa della polizia che si è svolta a Palermo nella base del reparto Volo a Boccadifalco a Palermo.

Rischio infiltrazioni nei Comuni

“Ritengo che mai come in questa contingenza economica sia necessario affinare le tecniche di aggressione tempestiva dei patrimoni mafiosi, impedendone il riciclaggio, e monitorare con rinnovata ed efficace attenzione i tentativi dei clan di infiltrarsi ed impossessarsi della macchina amministrativa dei comuni – ha aggiunto il questore – Gli uffici operativi della Questura che si occupano del contrasto alla criminalità mafiosa sono stati rinforzati ed alcune tecniche investigative e di prevenzione sono state rivisitate per metterle al passo con la sfida attuale. Ho recentemente informato il Signor Procuratore della Repubblica della creazione di nuclei investigativi all’interno dei commissariati distaccati, coordinati dalla squadra mobile, per raggiungere con le attività investigative della Questura anche i mandamenti mafiosi della provincia, nell’ottica di un potenziamento del contrasto su tutto il territorio provinciale”.

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