“Oltre 90 mila palermitani ci hanno dato forza e fiducia ed è da loro che intendiamo ripartire: stiamo strutturando l’opposizione a Palazzo delle Aquile dove agiremo con sentimento e non con risentimento, per il bene di Palermo”. Così Fabrizio Ferrandelli, leader de I Coraggiosi, che ha chiamato a raccolta i tanti protagonisti di questa campagna elettorale, eletti e non, per continuare il percorso iniziato con l’elaborazione condivisa del programma che il movimento intende portare avanti.
“Anche a urne chiuse – spiega Ferrandelli – tanti, tantissimi candidati e militanti sono protagonisti del futuro di Palermo con la stessa determinazione profusa in campagna elettorale. Con loro e per tutti quei cittadini che non si riconoscono più nelle logiche di partito continueremo a essere un punto di riferimento all’interno delle istituzioni e sul territorio. I gruppi consiliari che costituiremo saranno al servizio di tutti coloro che si impegneranno per il miglioramento dei quartieri; struttureremo un vero e proprio governo della città, affinché la nostra opposizione sia costruttiva e vigileremo, comparto per comparto, affinché tutto si svolga in maniera corretta. Apriremo a giorni la sede de I Coraggiosi che diventerà un luogo d’incontro aperto a tutti i cittadini. È pronta, inoltre, la scuola di formazione politica per i tanti giovani che abbiamo coinvolto per sostenerli nella crescita delle competenze: guardiamo al futuro e ai prossimi appuntamenti elettorali provinciali, regionali e nazionali in cui saremo presenti e diremo la nostra”.
“Un gruppo di lavoro – conclude Ferrandelli – sta già viaggiando nelle province siciliane per coordinare le tante realtà che in questi 2 anni hanno aderito al movimento, per lavorare da subito alla composizione delle liste e all’elaborazione programmatica territorio per territorio. Organizzeremo, a fine estate, un momento di incontro e confronto regionale che porterà al completamento di una strutturazione dal basso e partecipata, in base alla rappresentanza ampia di tutti i nodi territoriali che nasceranno. La politica è uno strumento, non una poltrona, e chiunque voglia dare il proprio contributo da noi è il benvenuto”.
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