Palermo

L’ordinanza per il benessere dei cavalli, Ferrandelli supervisiona le aree di ristoro

L’ordinanza firmata dal sindaco Roberto Lagalla che introduce nuove regole per la tutela del benessere dei cavalli impiegati nelle attività di trazione sul territorio comunale è stata varata nei giorni scorsi. Il provvedimento, in vigore fino al 30 settembre, si pone l’obiettivo di garantire condizioni di lavoro dignitose per gli animali, soprattutto in considerazione delle alte temperature estive.

Il sopralluogo di Ferrandelli

A supporto delle nuove misure, l’amministrazione comunale ha provveduto all’installazione di sei punti di fornitura idrica per i cavalli, dislocati in punti strategici della città: Corso Calatafimi all’altezza di Porta Nuova e nelle piazze della Vittoria, Bologni, Bellini, Marina e Verdi. Queste aree di ristoro idrico consentiranno ai cocchieri di dissetare adeguatamente i propri animali durante le pause previste dall’ordinanza. Proprio in una di queste aree, quella di Piazza Bellini, si è recato l’assessore al Benessere Animale Fabrizio Ferrandelli per un sopralluogo.

I controlli della municipale

“Nel periodo tra il  1° giugno/30 settembre ho previsto in ordinanza la pratica della docciatura/spugnatura rinfrescante e predisposto 6 aree di ristoro idrico per cavalli seguite da un corso ad esami erogato ai vetturini dal servizio veterinario di Asp Palermo. In queste ore, oltre alle verifiche del nucleo della polizia municipale sul rispetto allo stop nelle ore calde previste in ordinanza e al controllo abusivi (che senza precedenti negli anni ha portato a 6 sequestri di carrozze ed 1 confisca), sto girando personalmente le postazioni per sensibilizzare i vetturini”.

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Il percorso è lungo

“Abbiamo in animo di fare molto di più per tutelare il benessere animale nei prossimi mesi – continua l’assessore – e sono consapevole che il percorso sia ancora lungo, ma il mio insediamento è arrivato a poche settimane dall’avvio della stagione estiva e sono intervenuto con le misure urgenti possibili. Non siamo per niente convinti, in vero, che la “cavalcata assistita elettrica” (già proposta un anno e mezzo fa all’AC di Palermo) possa essere la soluzione auspicabile alla quale pervenire, in quanto il cavallo continuerebbe a essere centrale nel trasporto del veicolo e non sarebbe sottratto dallo sfruttamento ai fini commerciali nè protetto rispetto alle temperature esterne e alle caotiche condizioni di traffico urbano”.

Un progetto alternativo

“Con IHP (Italian Horse Protection) stiamo portando avanti un percorso di analisi e studio che evidenzia che non tanto le condizioni metereologiche (che lo studio di Asp Palermo ha approfondito mostrando sorprendente adattamento degli equidi al calore), ma quelle del mutato contesto urbano influiscono sul benessere dell’animale. Traffico, clacson, percorsi urbani asfaltati e mutati, macchine, motorini, mezzi elettrici interferiscono con l’ambiente naturale nel quale nei secoli gli equidi sono stati utilizzati come mezzi di trasporto, determinandone così malessere, disorientamento e stress. Per questo motivo, da mesi, siamo al lavoro per portare avanti un progetto alternativo, ma che sta richiedendo approfondimenti normativi, processi omologativi con la motorizzazione, verifiche amministrative per arrivare alla totale “trasformazione elettrica” della carrozza con la sostituzione del cavallo con il volante. Resterebbe l’impianto della carrozza, ma finalmente sparirebbe il cavallo rendendo il “nuovo veicolo omologato” autonomo e condotto dal vetturino”.

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A Palermo un modello nuovo

“Una misura non perfezionabile di certo – continua  l’assessore al benessere animale Fabrizio Ferrandelli – da marzo al 1 giugno e lontana dagli “annunci” stile Roma Capitale che registrano soltanto desideri (apprezzabilissimi), privi di attività amministrative conseguenti. Da una reale analisi, infatti, è facilmente verificabile che, al di là degli annunci “roboanti” e a tratti “caotici e disorientanti”, le botticelle a Roma sono tutt’altro che abolite e continuano la loro attività. Quella dell’assemblea capitolina purtroppo, lontana dall’essere un precedente virtuoso al quale agganciarsi, resta un desiderio e una indicazione di massima senza conseguenze. A Palermo speriamo di poter, invece, addivenire nei prossimi mesi ad offrire un modello nuovo e risolutivo con serietà, confronto, studio, lavoro, verifiche e avanzamenti normativi e amministrativi. Ricordo che, ovviamente, l’amministrazione comunale, qualora l’iter si dimostrasse perseguibile, potrà soltanto incentivare alla conversione delle licenze con progressiva dismissione di quelle a traino animale convertite fino ad esaurimento. Ricordo che non è nelle facoltà dell’AC poter revocare licenze rilasciate negli anni e che l’abolizione delle botticelle è una scelta sovraordinata alle nostre possibilità”.

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