A fine ottobre, dopo ritardi e disagi, dovrebbe finalmente aprire la fermata Libertà dell’anello ferroviario di Palermo. La nuova stazione sorgerà in via Lazio, nel tratto tra le vie Libertà e Sicilia, e sarà un importante snodo per la mobilità cittadina. I lavori, che sarebbero dovuti terminare nel lontano 2014 stando al cartello installato all’epoca, dovrebbero concludersi il prossimo 14 ottobre. Si tratta di uno degli interventi più complessi del primo lotto dell’anello ferroviario, il cui avanzamento collegherà l’attuale tratta Notarbartolo-Giachery fino a piazza Castelnuovo, nel centro della città. L’apertura è prevista entro il 2025, probabilmente già la prossima estate.
Già completati nei mesi scorsi lo scavo della stazione Politeama, profonda 16 metri, e della galleria Crispi-Amari di 850 metri. Inoltre è stato ultimato il collegamento Politeama-Porto, mentre procedono i lavori della fermata Giachery, che segnerà la fine del primo lotto. A seguire è previsto l’allestimento tecnologico dell’intero percorso sotterraneo.
L’investimento per questa prima fase ammonta a circa 150 milioni di euro. L’anello ferroviario si svilupperà su due tratte, con un costo totale di 250 milioni, e oltre alla Libertà comprenderà le fermate Porto, Politeama e Malaspina. Dopo anni di disagi e cantieri in superficie, una volta ceduto il ramo d’azienda da Tecnis a D’Agostino, sono potuti ripartire gli scavi in sotterranea. La seconda fase dei lavori prevede realizzazione della stazione Turrisi Colonna, dove sorgeva lo scalo Lolli, e il collegamento Politeama-Notarbartolo. Per questo lotto successivo sono stati stanziati 100 milioni di euro.
L’annuncio della prossima apertura della fermata Libertà è stato accolto con favore dai pendolari. “Finalmente un altro passo avanti – dichiara Giacomo Fazio, presidente del Ciufer -. L’attivazione di questa stazione dell’anello ferroviario è in posizione strategica e risulta fondamentale per la mobilità cittadina. Purtroppo sono lavori che dovevano concludersi anni fa, ma come spesso accade in questa terra, i tempi si dilatano sempre. Ora attendiamo che tutto l’anello venga chiuso in modo da collegare tramite rotaia la parte nevralgica della città”.