È stata eseguita l’autopsia all’istituto di medicina legale dell’ospedale Policlinico sul corpo di Marisa Leo uccisa dall’ex convivente Angelo Reina nel Trapanese. La salma era stata trasferita a Palermo sabato scorso dal cimitero di Marsala. Ci sono ancora alcuni aspetti da chiarire sull’omicidio e alcune risposte potrebbero arrivare proprio dall’esame eseguito dai medici.
Angelo Reina e il piano per uccidere Marisa Leo
E’ un omicidio che preparava da tempo quello che ha commesso Angelo Reina, uccidendo a colpi di carabina calibro 22 l’ex compagna Marisa Leo. E’ quanto emerge dalle indagini condotte dalla squadra mobile di Trapani. Reina, nelle ultime settimane, aveva noleggiato un’auto e a bordo i poliziotti hanno trovato altri proiettili della stessa arma utilizzata per uccidere la Leo, così come scrive Repubblica. E’ stato lo stesso titolare dell’agenzia di noleggio a presentarsi davanti gli investigatori. Ma Reina aveva anche fatto pedinare l’ex compagna con un investigatore privato. L’uomo si è presentato spontaneamente in questura a Trapani.
La bimba non conosce la verità
Gioca coi cuginetti nella casa dello zio a Salemi la piccola di 4 anni, figlia di Marisa Leo.La bimba è rimasta sola seppur circondata dall’affetto degli zii e dei nonni. È su di lei che ora si concentra l’attenzione dei familiari: da giovedì mattina la piccola è a casa di Mauro, unico fratello di Marisa Leo.
A casa del consulente del lavoro, sposato con una impiegata di banca, la bimba gioca come se niente fosse successo, anche perché non conosce la verità. “Alla piccola ho detto che la mamma è fuori per lavoro. Una bugia, non vedrà mai più mia sorella”, ha raccontato il fratello della donna uccisa. Mauro, consulente del lavoro, sorride davanti ai bambini ma, lontano dai loro sguardi, non riesce a trattenere le lacrime. La sua vita è cambiata di colpo in una sera, dopo la telefonata degli investigatori che non trovavano sua sorella e quella ricerca vana tra le campagne di Salemi e Marsala, fino al ritrovamento del corpo senza vita.
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