Il futuro del parco della Favorita come nuovo “quartiere vegetale” della città. E’ questo in estrema sintesi l’idea alla base del maxi progetto di riqualificazione lanciato dall’Amministrazione Comunale. Un contesto urbanistico unico immerso in uno dei polmoni verdi cittadini più grandi d’Europa, ad oggi afflitto da una diffusa situazione di degrado e incuria. Nelle intenzioni del Comune, l’area verde fungerà da punto di raccordo fra le bellezze naturalistiche, come la riserva naturale di Monte Pellegrino, e gli impianti sportivi della zona. Background che offrirà quindi uno spazio da destinare allo sport e al leisure time, contraddistinto da una mobilità fortemente indirizzata verso il green.
Secondo l’assessore Maurizio Carta “è necessario intervenire con azioni innovative di tutela ambientale e di valorizzazione delle aree compatibili per il tempo libero della Riserva Naturale Orientata della Favorita e di Monte Pellegrino, connettendo le aree di pregio naturalistico con le aree attrezzate, gli impianti sportivi esistenti e le aree monumentali con le aree limitrofe per estenderne la funzione legata alle attività all’aria aperta. Il polo integrato dovrà includere l’ex campo nomadi, il parco di Villa Castelnuovo e il Teatro di Verdura, la Palazzina Cinese e Villa Niscemi, la Città dei Ragazzi e il Museo Pitrè, fino a includere la valorizzazione delle cisterne progettate da Pier Luigi Nervi alle falde di Monte Pellegrino entro un grande progetto di parco urbano in cui coesistano la protezione dei valori paesaggistici ed agricoli, la valorizzazione dei giardini storici e la fruizione del tempo libero compatibile”.
Il progetto mira alla conservazione, gestione e valorizzazione del Parco della Favorita, per farne un grande, ecologico e creativo “quartiere vegetale” della città. Gli assi principali di intervento sono stati indicati nelle linee guida approvate in Giunta il 15 dicembre scorso. Un percorso che passa dal rilancio dei mandarineti della Favorita, i quali dovrebbero avere funzioni culturali di “testimonianza del paesaggio storico e didattico-ambientali collegate ad una nuova agricoltura urbana”. La parola d’ordine del piano è integrazione. Il parco dovrà diventare un unico organismo vivente insieme ai poli attrattivi circostanti.
Fra questi rientra quello costituito dagli impianti sportivi. L’idea è quella di migliorare l’accessibilità e la fruizione dello stadio Renzo Barbera, dello stadio delle Palme e del parco attiguo. Per farlo, verranno inserite ulteriori attrezzature sportive e ricreative più leggere (percorsi-vita, piste di pattinaggio, percorsi equestri, palestre di arrampicata, skateboard acrobatico, yoga, tai chi chuan, pilates, ginnastica dolce, etc.). Progetto che non potrà non tenere conto di uno dei problemi della vita quotidiana dei palermitani: i parcheggi. Nel progetto è prevista una complessiva riorganizzazione e un incremente di tali aree, con una revisione della viabilità improntata all’adeguamento delle modalità e delle velocità. Non può mancare la nota green sulla mobilità sostenibile, con la realizzazione di ciclovie in sede propria, zone 30, sentieri pedonali, funivia. Saranno infine inseriti adeguati punti di ristoro, di informazione, di educazione ambientale e di servizi per rendere più attrattiva e performativa tutta l’area, facendone una grande centralità vegetale della città”.
Per farlo, l’Amministrazione ha creato un cospicuo gruppo di lavoro. A capitanarlo il consulente scelto dal sindaco, ovvero Giuseppe Barbera. “Lavoreremo a mantenere un’agricoltura sostenibile. A recuperare e valorizzare i giardini storici. Ma anche a difendere la biodiversità e le funzioni ambientali, a recuperare aree degradate ed edifici e manufatti storici, a sviluppare attività culturali, ricreative, sportive compatibili. Certamente affronteremo il tema della viabilità. Lo faremo non chiudendoci in un ufficio ma nel confronto con la città e con esperti di caratura nazionale e internazionale. Questo consapevoli di affrontare un’area che non ha pari e che, rigenerata, può rappresentare momento fondamentale per il futuro della città”. Il gruppo avrà la guida politica del sindaco e degli assessori alla Rigenerazione urbana Maurizio Carta; all’Ambiente Pietro Alongi; allo Sport Alessandro Anello; al Traffico Dario Falzone ed ai Lavori Pubblici Totò Orlando.
“Il Parco della Favorita deve essere il parco di tutti e di tutte – commenta il sindaco Roberto Lagalla -. Risorsa preziosa per il benessere della cittadinanza e riserva di biodiversità. Per questo serve un cambio di approccio al problema rispetto ai tentativi falliti degli ultimi anni. Va superato il conflitto ideologico con la presenza della Riserva Naturale. Area che anzi va considerata una preziosa risorsa per la conservazione della straordinaria biodiversità della zona. Vanno attuate azioni di restauro del patrimonio architettonico e recupero del patrimonio vegetale compatibili con i numerosi usi che si possono fare nel rispetto della natura”.