“In questi giorni infuria il dibattito sulle riaperture del commercio, della somministrazione, di barbieri, parrucchieri, musei e chi più ne ha più ne metta, ma nessuno parla dei mercatini rionali. C’è in atto una discriminazione nei confronti di questa categoria – denuncia il coordinatore regionale di Confimprese Giovanni Felice – che non è tollerabile. In Sicilia 26.000 imprese sono coinvolte con oltre 80.000 addetti, 240.00 cittadini vivono grazie a questa attività”.
“Questi 240.000 cittadini da oltre due mesi non lavorano, non hanno percepito un solo euro di contributo, tantomeno prestiti, sono ridotti alla fame e gettati nella disperazione e nessuno ne parla– continua Giovanni Felice – anzi nessuno pensa di intervenire a loro sostegno, anzi in molti comuni i Sindaci, che poi vanno in televisione a parlare di solidarietà, gli hanno deciso di chiudere la porta in faccia, anche a chi ha il diritto di lavorare attraverso l’emanazione di ordinanze di dubbia legittimità, ma sicuramente indegne di un paese civile”.
Non basta, secondo i manifestanti, il provvedimento che permette l’attività ambulante dei soli rivenditori di generi alimentari e comunque in solitaria. L’effetto del mercato rionale sul commercio è cosa molto diversa. Gli operator, inoltre, non possono trasformare le proprie attività dedicate proprio ai mercati rionali anche in virtù dei permessi annonari
“Il direttivo di Confimprese Ambulanti Palermo – insite il coordinatore Regionale di Confimprese – dalle ore 10,00 di martedì 12 maggio in piazza Indipendenza di fronte la Presidenza della Regione, avvierà, con lo slogan “Facciamo lo sciopero della fame oggi, per non morire di fame” uno sciopero della fame che si concluderà dopo avere incontrato il Presidente della Regione”.
“Non so se ci vorranno minuti, ore o giorni– conclude Giovanni Felice – ma resteremo li fino a quando non saremo ricevuti e non ci sarà garantito il ritorno al lavoro”.