- Polemiche sul tram in via Libertà, Davide Faraone: “Rimpiango i tempi di Cammarata”
- Il presidente dei senatori di Italia Viva e candidato a sindaco di Palermo torna a parlare del progetto della metropolitana leggera automatica
- Faraone suggerisce di recuperare il progetto (già pagato) invece di insistere con il tram
“Nei 10 anni di sindacatura Cammarata, insieme al mio collega e amico Fabrizio Ferrandelli, siamo stati tra i più duri oppositori del Sindaco di allora. Io capogruppo del Pd, lui capogruppo di Italia dei Valori. Ma oggi, leggendo le polemiche sul tram in via Libertà e ascoltando le parole in libertà di Catania e Orlando, rimpiango quei tempi. Ho scritto pure un messaggino su whatsapp a Diego Cammarata per dirglielo”. Così, sul suo Blog, il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone.
La metropolitana leggera automatica da via Oreto fino a Mondello
“Avevamo approvato – scrive il candidato sindaco di Palermo – il progetto preliminare di parte del tracciato della metropolitana leggera automatica che andava in sotterranea dalla via Oreto fino a Mondello. Se invece di azzerare tutto e ricominciare da capo col tram, fossimo andati avanti con quel progetto, con i fondi del Pnrr, o quelli che i fondi del Pnrr libereranno dal bilancio dello Stato, quest’opera sarebbe in parte già pronta e la restante finanziata”.
Progetto bloccato, nulla è stato realizzato
“Un’opera – continua Faraone – che come ha scritto bene Fabrizio: ‘occupi il sottosuolo e non la superficie, che alleggerisca il traffico e non appesantisca ulteriormente gli assi viari’. C’era già un progetto preliminare del primo lotto funzionale lungo 7 km, quella che va dallo svincolo di via Oreto fino alla stazione Notarbartolo, sono riusciti a bloccarlo e a non realizzare null’altro nonostante i governi Renzi/Gentiloni avessero trasferito le risorse economiche”.
L’opera potrebbe essere portata a termine in 4 anni
“Io – conclude – adesso recupererei il progetto (già pagato) della metropolitana leggera automatica in sotterranea e chiederei al governo Draghi di finanziare l’opera che potrà essere realizzata in circa 4 anni. Abbiamo già perso troppo tempo, non perdiamone più”.
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